“Come vorrei che la visita pastorale fosse innanzitutto un segno, visibile per tutti, che possa far risuonare nella coscienza di ognuno un appello a muoverci verso gli altri, a diventare prossimi gli uni agli altri, per rinnovare il volto della nostra amata Chiesa facendola diventare sempre più una ‘casa di comunione’”, ammonisce monsignor Castoro, secondo cui, “il vescovo uscendo dalla sua casa diventa il segno di ciò che tutti siamo chiamati a fare nella nostra vita cristiana: uscire dalle nostre case, scegliere di incontrare gli altri, essere disponibili ad avvicinarci, a parlarci e a spostarci da dove viviamo normalmente per andare dove vivono gli altri”.
(agensir.it)
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