Giampietro Cariglia e la sua “Raptuna” primi classificati al Trofeo Sasha e pronti per il campionato Italiano di pesca d’altura 2017
Primi anche nella pesca d’altura. Lo sport a Vieste fa grande i viestani. Ultima soddisfazione giunge da Bari e la porta “Raptuna” la splendida imbarcazione risultata vincitrice del 3° Trofeo Sasha disputatosi nel fine settimana a Bari. A bordo l’equipaggio capitanato da uno straordinario Giampietro Cariglia (Team Gargano Tuna di Vieste, del quale faceva parte anche il compianto Elia Del Duca). L’equipaggio che si è qualificato per primo, oltre ad aggiudicarsi il Trofeo “SASHA” parteciperà al Campionato Italiano di pesca d’altura 2017. Con loro anche gli equipaggi Big Fisherman (2° qualificato Giulianova) e Limatti ( 4° qualificato Fishing Adventure di Mesagne), team che partecipa al Campionato Italiano, al posto del secondo qualificato Marlin Fishing Team ( Pelagica ASD Bari) che ha rinunciato alla partecipazione nazionale in fase di iscrizione.
La gara di pesca sportiva al tonno rosso gigante “OPEN TOURNAMENT 2016” BIG GAME FISHING Catch & Release Bluefin Tuna 3° Trofeo “SASHA”, che si è tenuta nelle acque antistanti il lungomare barese nel week end, prevedeva che la preda una volta fotografata – filmata venisse rilasciata in mare in ottime condizioni di salute. L’evento è stato organizzata, per il terzo anno consecutivo nel capoluogo pugliese, dall’ Associazione Sportiva Dilettantistica “Pelagica Fishing Club” in collaborazione con la FIPSAS – Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee, ed il Centro Universitario Sportivo CUS Bari.
Nonostante sia solo al terzo anno di svolgimento, la gara rappresenta la più importante manifestazione sportiva del suo genere nel centro-sud Italia, e per l’occasione, si prevede la partecipazione di equipaggi qualificati provenienti da diverse regioni d’Italia dove si praticano ogni anno gare simili nazionali ed internazionali.
Il “Trofeo SASHA” nasce su iniziativa di alcuni tra i più cari amici di Sasha Muciaccia, Antonio d’Amico e Nico Marra, per mantenere sempre vivo nel cuore il ricordo ed il sorriso di un ragazzo meraviglioso, legato a valori alti e speciali come quelli di famiglia, studio, amicizia, sport e grande appassionato del mare, con il quale ha vissuto in perfetta simbiosi, fino a quando non ha deciso di tenerselo, poco più che ventenne, per sempre con sé.
(Nella fotto sopra, Gianpietro Cariglia alza il trofeo al momento della premiazione; sotto, il trofeo e la medaglia d’oro)