Anche senza infrastrutture (aeroporto in primis) Vieste si conferma regina delle vacanze in Puglia

Vieste si conferma, anche per il 2015, come prima città turistica della Puglia. Un primato che continua a detenere, nonostante non possa vantare infrastrutture e servizi che, al contrario, si riscontrano, in abbondanza, nel Salento. Con buona pace per chi continua ad autocelebrarsi negando l’evidenza dei fatti, nel caso specifico la matematica, che non è certo un’opinione.
L’Osservatorio regionale, per il tramite di Pugliapromozione, ha diffuso i dati ufficiali di arrivi e presente relativi al 2015, rilevabili dal sistema Spot, con cui quotidianamente le varie strutture turistico-ricettive sono obbligate a comunicare i dati dei flussi turistici propri. Così si evince che, anche l’anno passato, Vieste è risultato il primo Comune in graduatoria tra quelli pugliesi, con un totale di 275.508 arrivi (223.058 italiani, 52.450 stranieri) e 1.907.838 presenze (1.570.280 italiani, 337.558 stranieri). Un record non proprio assoluto se si considera che nel 2014 fu superata la soglia dei due milioni di presenze.
Un dato, in ogni caso bugiardo, perché è quanto mai lecito ritenere che oltre queste cifre vi siano quelle non dichiarate, il cosiddetto “buco nero” che, per opinione di molti, raggiungerebbe numeri esorbitanti. Aziende, in particolare case per vacanze, completamente sconosciute al fisco e agli elenchi ufficiali, che non dichiarano nulla, oppure aziende, regolarmente censite che dichiarano molto, ma molto meno di quanto effettivamente realizzano.

Insomma, per dirla in breve, ai circa due milioni di presenze, andrebbe aggiunto almeno un altro milione per avere contezza dei dati effettivi. D’altra parte, l’imposta di soggiorno incassata dal Comune di Vieste dimostra che tra i dati non vi è convergenza.
Al di là di questo, in ogni caso, resta il fatto che Vieste continua ad essere la regina delle vacanze in Puglia. Eppure non ha un aeroporto di riferimento, non ha una strada a scorrimento veloce, non ha ancora un porto funzionante a pieno regime, soffre di carenze nei servizi di emergenza-urgenza. Ha, però, un patrimonio naturalistico unico al mondo e una popolazione dal cuore grande che sa accogliere e condividere.
Ma questo, a lungo andare, potrebbe non bastare. Ecco perché, occorre un’azione forte e decisa da parte dei nuovi amministratori comunali affinché facciano sentire il vero peso di Vieste nel settore e nell’economia turistica regionale. Perché, alla fine dei conti, Vieste fa vivere e dà da mangiare a migliaia di persone, non solo del luogo. Quindi, un punto di riferimento importante nell’economia regionale. E di questo deve tener conto chi decide a livello regionale. Basta essere snobbati.

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