– fittizie assunzioni di lavoratori in capo all’azienda risultata estranea alla vicenda;
– la formazione di falsi certificati di lavoro (UNIEMENS), che inducevano in errore i competenti uffici INPS, i quali erogavano le indennità.
Questo tipo d’indagine dimostra che il sequestro per equivalente rappresenta un decisivo strumento di aggressione dei patrimoni illecitamente acquisiti. L’attività del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Foggia, coordinato dalla Procura della Repubblica, continua costantemente al fine di reprimere i reati finalizzati alle truffe in danno degli Istituti Previdenziali, che danneggiano l’economia dello Stato e i diritti dei lavoratori onesti.
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