“Grazie don Gioacchino per gli auguri”, il sindaco risponde alla lettera inviata dai sacerdoti di Vieste
Come è pubblicamente noto, mi è stata indirizzata nei giorni addietro –unitamente ai Consiglieri comunali eletti- una lettera aperta a nome dei sacerdoti del Capitolo di Vieste, recante in calce la pregiatissima sottoscrizione autografa del Vicario Episcopale, Don Gioacchino Strizzi.
La missiva mi è stata solennemente tradotta a mano, a margine di una messa votiva celebrata dallo stesso Vicario nella chiesa madre, giovedì 16 giugno scorso. Detta funzione è stata celebrata accogliendo una richiesta formulata –espressamente- dal Movimento Viesteseitu, che
ha ritenuto, per propria sensibilità religiosa, manifestare un “segno di ringraziamento” ed una “invocazione” di conio liturgico per il successo elettorale e per gli impegnativi compiti di mandato alla guida della città.
Alla luce di tale gesto desidero ringraziare pubblicamente il Vicario e i sacerdoti di Vieste, significando loro il più sincero apprezzamento per gli alti contenuti valoriali e di responsabilità nella stessa richiamati e circostanziati.
Ritengo che il messaggio, le intenzioni, i richiami, le considerazioni formulate in ordine ai vari aspetti della vita sociale ed alle criticità recentemente vissute in seno alla comunità cittadina rappresentino un’esortazione cristiana e responsabile al “pro” e non al “contro” e che in quanto tale non va assolutamente categorizzata alla stregua di “vincitori e vinti”.
Lo riteniamo perché all’indomani degli acclarati esiti elettorali, chiunque è rivestito di responsabilità istituzionali di ogni ordine e grado sente ed ha il dovere di rappresentare la città come un unicum, senza distinzioni di alcuna sorta nel quale possano annidarsi il seme della divisione e della contrapposizione.
E’ proprio in tale direzione che ci siamo resi tutti interpreti di quel cambiamento richiesto a gran voce dall’elettorato e manifestatosi con il consenso vincente: uscire dalle piaghe della contrapposizione faziosa e confluire nel ritrovare il senso della comunità e di una identità comune appannatisi per i rigori della crisi economica, inevitabilmente sfociata in crisi sociale. Ne abbiamo tutti da guadagnare!
Colgo con particolare favore la disponibilità ad ogni fattiva collaborazione ed al proficuo confronto finalizzata al progresso morale e materiale della nostra città. Sarà preziosa risorsa per un amministrare “illuminato e illuminante”.
Alla luce di dette considerazioni non posso che ribadire che sarò il Sindaco di tutti i viestani, come penso -e sia detto senza presunzione alcuna-, che ogni consigliere sarà consigliere di tutti i viestani.
Giuseppe Nobiletti – Sindaco