Politica

Vieste 5 Stelle: “I concittadini pentastellati non si sentono rappresentati da chi ha subito pesanti batoste”

Gli iscritti al meetup “Vieste 5 Stelle” si complimentano con Giuseppe Nobiletti per la sua elezione a primo cittadino. Condividendo l’iniziativa di rinnovare la classe politica locale e di apportare idee nuove per migliorare la qualità dei cittadini e degli ospiti estivi, saremo lieti di collaborare con il nuovo Consiglio Comunale presentando proposte ed istanze, ma riservandoci il diritto di far notare eventuali decisioni assunte che vanno contro i principi sopra citati.

Siamo felici per il successo personale ottenuto da Sandro Siena, organizer di questo meetup fino all’inizio della campagna elettorale, e siamo convinti che potrà fornire un contributo importante nello svolgimento del ruolo che i cittadini gli hanno chiesto di svolgere.

In occasione del primo Consiglio Comunale, indescrivibile è stata la soddisfazione nel non vedere più i soliti volti seduti ai banchi della maggioranza, segno che i cittadini hanno voglia di un reale cambiamento affidando le speranze di una ripresa ai candidati della lista risultata vincente.

A tal proposito, e senza girare intorno alle parole, a Vieste il Movimento 5 Stelle è uscito pesantemente sconfitto e ridimensionato dalla competizione elettorale. Il cieco egoismo, l’atteggiamento polemico e la scarsa disponibilità alla critica, oltre a dimostrare l’incapacità di gestire una campagna elettorale, sono stati i fattori principali che hanno provocato il tonfo.

Il Movimento 5 Stelle a Vieste ha subito un considerevole calo di consensi, sia analizzando il valore assoluto (passando da 1.029 voti alle Regionali di un anno fa, agli 863 delle Comunali) e sia in termini percentuali (dal 25,45 al 10,58). Esiguo anche il numero complessivo di preferenze, appena 1.046, ottenuto sommando tra loro quelle di ciascun candidato: con le sue 255, Siena da solo è riuscito a prenderne un quarto. Ma le 1.046 preferenze complessive risultano essere decisamente poche se rapportate agli 863 voti di lista, e questo porta ad una serie di ipotesi: o solo una persona su 5 ha votato la doppia preferenza – dato che apre ad un ventaglio enorme di considerazioni tra cui la scarsa organizzazione tra i candidati e soprattutto la poca rappresentatività degli stessi agli occhi degli elettori, in difficoltà a mettere insieme due nomi – oppure, ipotizzando che le oltre 1000 preferenze sono scaturite da accoppiate, quasi 400 persone hanno dato il voto alla sola lista, e quindi a Di Maio e Di Battista, non di certo a loro. Comunque la si veda, sono dolori.

Dopo la brutta figura fatta alle Regionali dello scorso anno, quando il MoVimento prese appena 34 voti in più delle Europee di un anno prima nonostante la presenza in lista di una candidata viestana, quella delle Comunali è l’ennesima dimostrazione che i concittadini pentastellati non si sentono rappresentati da chi ha subito due pesanti batoste. L’alternativa c’è e siamo noi!

E se Vieste (a 5 stelle) piange, la provincia foggiana di certo non ride: nei giorni in cui i pentastellati si aggiudicavano le poltrone di Roma, Milano e di altre decine di Comuni italiani, compresi Ginosa e Noicattaro in Puglia, della trentina di consiglieri comunali eletti nell’intera Regione, appena 3 sono della nostra provincia. Anche questo dato è sintomatico di come viene gestito e rappresentato il Movimento 5 Stelle nella provincia di Foggia.

In conclusione, ci preme ricordare che la certificazione assegnata dal Movimento 5 Stelle a ciascuna lista termina con la fine delle elezioni (soprattutto quando nessun esponente viene eletto), pertanto invitiamo chi di dovere – in primis il consigliere regionale Rosa Barone e il deputato Giuseppe D’Ambrosio – a far rispettare questa regola imposta dallo staff centrale. Qualora soggetti o gruppi non più autorizzati continuino ad usare abusivamente il logo e il nome del Movimento 5 Stelle sui propri siti internet o su pagine e profili a loro riconducibili sui social network, ci vedremo costretti a fare segnalazioni al direttorio, citando anche chi non si è adoperato a tutelare il MoVimento nazionale.

Meetup “Vieste 5 Stelle”

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