A proposito della delibera sull’imposta di soggiorno – Giuffreda (Pd): “La fretta non è buona consigliera”
A giudicare dai titoli degli articoli comparsi in seguito all’approvazione della modifica dell’art.5 del Regolamento per l’imposta di soggiorno nel Consiglio Comunale del 12 luglio, (con quel solo punto all’ordine del giorno), sembrerebbe che da oggi scatti il monitoraggio delle presenze quotidiane e che le minoranze si siano opposte alla modifica perché contrarie a tale monitoraggio.
E’ bene chiarire che il Commissario Prefettizio aveva già deliberato la modifica del Regolamento prevedendo proprio l’obbligo, dal mese di giugno, della trasmissione delle presenze giornaliere al Comune di Vieste da parte dei gestori delle aziende turistiche.
I gestori, per difficoltà oggettive di trasmissione di tali dati, hanno richiesto che si prorogasse l’inizio di tale obbligo che il Commissario ha posticipato al 16 luglio.
Il Commissario, inoltre, per il contrasto all’evasione dell’imposta, ha previsto l’istituzione di un nucleo di controllo formato da elementi dell’Ufficio Tributi e personale della Polizia Municipale del quale attualmente non vi è traccia.
La proposta portata in Consiglio dall’Assessore al Turismo ha ulteriormente posticipato tale obbligo al primo agosto ed ha previsto un sistema di trasmissione delle presenze giornaliere, a suo dire, più agevole per le aziende. In più, fino al primo agosto è stato ripristinato il regolamento antecedente alla modifica commissariale. Vale a dire che, a tutt’oggi, non è prevista alcuna trasmissione di dati giornalieri al Comune. Niente di rivoluzionario, quindi, quanto piuttosto è stata messa in atto una vera e propria restaurazione.
Le perplessità che le minoranze hanno rilevato, e che hanno portato al voto contrario, riguardavano sia l’opportunità di tali modifiche nel pieno della stagione turistica con relativi disagi alle aziende sia l’incongruenza fra l’articolo modificato e quelli successivi lasciati immutati, come ad esempio il non aver previsto le sanzioni per chi non trasmette i dati giornalieri. Questa proposta, inoltre, poco ha a che vedere con il contrasto all’evasione fiscale se non si istituiscono i controlli previsti dal Commissario Prefettizio. A tutto questo si aggiunga la volontà unanimemente espressa, dalla maggioranza e dalla minoranza, di rivedere l’intero impianto del regolamento ormai datato. A nulla è valso l’invito delle minoranze a ritirare l’accapo e valutarlo con maggior ponderatezza. Più forte è stata la smania della maggioranza di dimostrare che quest’amministrazione ” fa le cose” e non importa se le cose siano fatte bene o meno.
Annamaria Giuffreda
Consigliera Comunale PD