I due bagnanti, un ragazzo ed una ragazza di 24 e 21 anni, malgrado la presenza di forti venti da maestrale, nella mattinata di ieri si erano immersi in acqua a poche decine di metri dalla battigia aggrappati al proprio gonfiabile.
Forse con un po’ di ritardo hanno cominciato a realizzare che una forte corrente presente in zona li stava pericolosamente sospingendo al largo, verso le acuminate rocce della scogliera a Sud della “Grotta dei colombi”, rendendo vano ogni loro tentativo di raggiungere la battigia a nuoto.
Alle ore 11.15 circa, un bagnante presente sul posto lanciava una richiesta di aiuto mediante il numero blu 1530, subito acquisita dalla Sala Operativa di Circomare Vieste, cosicché in pochi minuti una motovedetta via mare ed una pattuglia via terra, raggiungevano il luogo della segnalazione.
Nonostante l’immediato dispiegamento dei mezzi, la motovedetta si è vista inerme davanti alla situazione che vedeva i due ragazzi ormai intrappolati tra gli scogli, sfiancati dall’incedere delle mareggiate e visibilmente impauriti, non potendo fare altro che guidare i colleghi nel frattempo giunti via terra verso i naufraghi.
Una volta rassicurati i due pericolanti, con una piccola cima recuperata sul luogo, i militari della Capitaneria trainavano i ragazzi verso un punto della scogliera meno scosceso, tale da rendere più agevole il loro recupero.
Dopo un primo tentativo andato a vuoto, il Sottocapo Francesco Luongo, alla vista delle numerose ferite sul corpo dei bagnanti e valutato che gli stessi erano quasi alle stremo delle forze, non ha esitato ad immergersi in acqua al fine di creare una presa più salda con i malcapitati, cercando di sfruttare il momento più propizio tra il frangersi di un’onda e l’altra per issarli a terra. Tale intuizione è risultata vincente. I due ragazzi venivano quindi recuperati e subito consegnati al personale del 118 per le cure del caso. Ai due turisti tedeschi, fortemente provati dall’accaduto, sono state riscontrate profonde abrasioni soprattutto agli arti inferiori, reputate non gravi dal personale medico intervenuto.
Oltre al suddetto evento, alle ore 18.30 circa, la dipendente motovedetta Cp 880 ha altresì soccorso un surfista – sempre di nazionalità tedesca – al largo del trabucco di “Porticello” a seguito di rottura dell’albero del proprio wind-surf.
(Nella foto: il luogo del salvataggio)
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