La maggioranza ha approvato la mozione presentata dalla consigliera Giuffreda con cui impegna la giunta a stipulare un accordo con Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza per la lotta all’evasione fiscale. L’approvazione è avvenuta nel corso del Consiglio Comunale di giovedì quando l’accapo è stato ripresentato, così come anticipato dal Presidente del Consiglio al termine della seduta dello scorso 8 settembre: si ricorderà, infatti, che la mozione venne discussa in quella data e la maggioranza ne votò il rinvio, avendo ricevuto tutta la documentazione solo poche ore prima della seduta.
Feroci furono le dichiarazioni inviate alla stampa da parte della consigliera, convinta che stava guardando un film già visto: “Il motivo addotto è stato che la maggioranza ha bisogno di tempo per studiare bene la convenzione. La risposta è stata più o meno uguale a quella che mi diede la scorsa amministrazione comunale al momento della presentazione della stessa proposta quattro anni fa. Per me niente di nuovo, quindi, mi è sembrato solo di vivere un déjà vu. […] Non era il caso che fra una festa e una foto su Facebook qualcuno di questi bravissimi amministratori si occupasse di fatti concreti e facesse in modo che il Comune di Vieste fosse impegnato seriamente e concretamente sul contrasto all’evasione fiscale?”.
Ebbene, i fatti le hanno dato torto. La maggioranza aveva realmente la necessità di chiarire alcuni dubbi emersi nella rapida (per via dei tempi ristretti) lettura degli atti relativi alla mozione in questione, e ha approfittato del rinvio anche per prendere informazioni da quelle amministrazioni che, invece, l’accordo lo hanno già sottoscritto. Dov’è lo scandalo?
La consigliera Giuffreda non perde occasione per ricordare quanto negligente sia stata la scorsa maggioranza, quella stessa maggioranza con cui ha firmato un patto per il futuro (anzi per “la futura”) della città, dichiarando ai quattro venti che l’ex assessore al bilancio e ai tributi era il miglior sindaco che Vieste potesse avere. Ma come, lui (di fatto) boccia la mozione per combattere l’evasione fiscale e lei lo elegge a Salvatore della città? Ma allora l’idea di bocciare la proposta era quella giusta! E se è così, perché è stata riproposta? A questi e a tanti altri interrogativi, la consigliera Giuffreda deve dare risposta intanto a se stessa, poi ai suoi elettori, quindi ai suoi lettori e, se ne avrà voglia, anche al resto della città.
Oggi la mozione è stata approvata, ad un mese dalla sua presentazione, dopo che per 4 anni è stata conservata nel dimenticatoio dalla precedente maggioranza: se la Giuffreda ha stretto accordi elettorali con chi l’ha presa in giro con la promessa di un riesame mai mantenuta, cosa farà con chi, invece, quella proposta l’ha considerata, studiata ed approvata?
Nel suo comunicato stampa del 9 settembre, la consigliera poneva anche il seguente quesito: “Come allora continuerò ad avere fiducia che si discuta e soprattutto che si approvi, ma perché non farlo ieri? Forse perché non si vuole che si attribuisca la paternità di un atto qualificante all’opposizione?”. Quella approvata in Consiglio Comunale è la mozione Giuffreda perché da lei presentata. Non ci interessa puntualizzare che su questo argomento alcuni consiglieri di maggioranza stavano già lavorando, avendo contatti con l’Agenzia delle Entrate per impegni professionali, ma è bene ricordare le parole pronunciate da Giuseppe Nobiletti alla sua proclamazione: “Sarò il Sindaco di tutti!”, una frase sempre più spesso pronunciata dai neo eletti ma che (altrove) raramente trova riscontro nei fatti. La dottoressa Giuffreda è una cittadina di Vieste e in quanto tale meritevole di ascolto e considerazione dal Sindaco, dalla giunta e da tutta la maggioranza; inoltre, in qualità di consigliere comunale, è rappresentante di un importante numero di cittadini, anche loro meritevoli di degna attenzione. A lei, ai suoi elettori e a chi vorrà presentare proposte utili a migliorare la città e la vita dei cittadini, è stata data l’ennesima dimostrazione che Giuseppe Nobiletti è il Sindaco di tutti i viestani e che per le buone idee c’è sempre ascolto, chiunque le proponga. A questa maggioranza non interessa mettere medaglie in petto, chi ne è interessato se le può tranquillamente appuntare.
Gruppo consiliare “Vieste Sei Tu”