È venuto a mancare Pietro Carmeno, noto politico di Capitanata degli anni ’70 e ’80. Per alcuni anni è stato anche consigliere comunale, e capogruppo, a Vieste, in opposizione ai monocolori democristiani, con l’allora Pci.
Grande fu la sua attenzione alla provincia di Foggia quando sedeva tra i banchi di Montecitorio e Palazzo Madama. Gli esponenti del centrosinistra di Capitanata ricordano l’immagine di Carmeno e si stringono al dolore che ha afflitto la famiglia. Attraverso un comunicato il deputato Michele Bordo scrive: “A Pietro Carmeno deve essere riconosciuto il giusto merito di aver saputo interpretare con intelligenza e passione i valori della sinistra e la rappresentanza delle istanze del popolo di Capitanata. La sua attività parlamentare, come quella di altri storici rappresentanti del PCI della Capitanata, ha segnato positivamente uno dei periodi storici più complessi e faticosi della storia repubblicana. Non è per caso che il suo primo intervento nell’Aula di Montecitorio sia stato dedicato al drammatico incidente che provocò l’inquinamento da arsenico nell’area del petrolchimico Enichem di Manfredonia: un evento che seguiva di poco la tragedia di Seveso e che contribuì a far maturare una coscienza ambientalista anche tra gli operai. La sua scomparsa ci priva della sua presenza, non della sua ricca e feconda eredità politica e civica.”Simile cordoglio giunge dal deputato Mongiello: ” La sua lezione e la sua passione sono scolpite nella mia memoria e nel mio cuore fin da quando, giovanissima attivista del PCI, decisi di dedicare energie e tempo ad occuparmi degli altri provando a modificare le loro condizioni di vita, lavoro, salute. Pietro era una montagna d’uomo ed un gigante politico ai miei occhi di ragazzetta e militante; capace di offrire attenzione e ascolto, di condividere le sue battaglie politiche e parlamentari al punto da farle sentire tue e da farti sentire parte viva di un progetto politico. Tanto più quando divenni la segretaria della sezione a cui eravamo entrambi iscritti. In lui brillava l’intelligenza della classe dirigente comunista foggiana che aveva affrontato l’orribile mostro fascista e aveva contribuito alla ricostruzione delle città e delle comunità. Occupandosi del suo presente, Pietro ci ha insegnato qualcosa sul nostro futuro e sono onorata di proseguire le sue battaglie parlamentari per fare della Capitanata e del Mezzogiorno luoghi in cui vivere e lavorare con sempre maggiore serenità e soddisfazione.”
Anche l’assessore regionale Raffaele Piemontese ricorda l’ex deputato vichese: “Se ne va un protagonista assoluto della storia della sinistra di Capitanata, un primattore delle lotte per l’emancipazione civile, sociale ed economica. Tempi di grandi battaglia come quella del metano – ricorda Piemontese – ma in generale di impegno politico vissuto e popolare. Pur riconoscendo le profonde trasformazioni avvenute – conclude il segretario provinciale del PD – Carmeno non si è mai stancato di sottolineare, come ha detto nelle interviste pubbliche ‘Il filo della memoria’ curate da Salvatore Speranza, l’esigenza di “uno strumento di massa organizzato che utilizzi tutti i moderni mezzi tecnologici di comunicazione, tutta la creatività e le forme moderne di partecipazione della società civile”, con ciò assegnatoci l’eredità più urgente da mettere a frutto.”