Terremoto – A Vieste cosa possiamo fare? I consigli degli esperti del Motoclub Gargano

Il  terremoto non uccide, uccidono i fabbricati mal costruiti! Una frase ricorrente su tutti i media dall’inizio degli eventi sismici nefasti nel centro Italia. Ma mai nessuno ci dice cosa possiamo fare nel nostro piccolo! Sappiamo bene per cultura professionale che si tratta di interventi a lungo termine per adeguare il patrimonio edilizio esistente e che richiederà sforzi generazionali, ma possibile che qui da noi anche se siamo particolarmente insensibili quando si tocca il tasto della prevenzione unitamente ad una colpevole sottovalutazione del problema, non si possa fare qualche piccolo sforzo per almeno allontanare di un ordine di grandezza gli effetti di tali eventi distruttivi. Per un momento chiudete gli occhi e immaginata che la casa in cui vivete magari acquistata con grandi sacrifici diventi un cumulo di macerie…..il solo pensiero mozza il fiato….si perde tutto in un attimo! Chi è stato recentemente ad Amatrice sa bene cosa significhi.
Che la dorsale appenninica centro meridionale abbia caratteristiche sismogenetiche da brivido lo sappiamo da generazioni, e se poi si aggiungono fenomeni di “contagio sismico” dobbiamo preoccuparci anche delle zona laterali rispetto al movimento delle zolle. Noi qui a Vieste fortunatamente ci troviamo al di sotto di questa pericolosità sismica e tutto sommato per il costruito (se si eccettuano alcune ristrette zone urbane) la situazione non è malaccio, sempre se non continuiamo ad adottare il criterio del buon padre di famiglia di non sfidare il destino con soprelevazioni “a tutti i costi” perché il mio vicino l’ha fatta. 230 miliardi in 30 anni è il costo sopportato dal nostro Paese per tutti i danni occorsi: con questa cifra sarebbe stato possibile mettere in sicurezza preventivamente tutto il territorio italiano a rischio sismico! Ma bando alle chiacchiere…che cosa possiamo fare? In primo luogo, guardate attentamente la vostra casa o il vostro appartamento specie dopo ogni evento sismico, anche di lieve entità: fessure sul soffitto (specie se perpendicolari al senso di orditura dello stesso), se la casa è in muratura controllate se il cordolo perimetrale in testa all’edificio non si è staccato dalla muratura ( in generale a Vieste abbiamo la presenza di questi cordoli), se non vi siano lesioni nella muratura con andamento zigzagante, se non vi siano fessure verticali all’incrocio dei muri portanti, che non vi siano i ferri di armatura dei balconi che fuoriescono dalla soletta. Se qualche finestra non si chiude più bene da un po’ di tempo controllate se non vi siano lesioni agli angoli. Se vedete insorgere sulle murature lesioni a “X”, andate a passare la notte da un vostro conoscente.
Nei fabbricati in cemento armato quasi sempre le scosse significative producono piccole fessurazioni sulle tramezzature non portanti, ma nessun grosso guaio in quanto il c.a. ha un’elasticità superiore in grado di contrastare l’effetto sismico. Controllate se non vi siano ferri di armatura “a vista” (specie i balconi e cornicioni). Tenete d’occhio le rampe delle scale specie negli edifici condominiali. Aprite le orecchie: un crollo quasi sempre è caratterizzato da strani scricchiolii preventivi. Se avete una casa nel centro storico evitate il più possibile i solai in c.a. e “calatevi le braghe” ad un buon tetto di legno molto più “leggero” sismicamente e quindi più sicuro. Per soprelevare sappiate che il c.a. non è l’unica soluzione: migliore è l’acciaio. Se abitate in un condominio chiedete al vostro amministratore che con una piccola spesa è possibile fare una diagnosi sullo stato del condominio in risposta ad un evento sismico di una certa intensità da parte di uno specialista. In caso di dubbio rivolgetevi pure alla nostra associazione, un buon consiglio fa parte della nostra attività di volontariato!

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