La Guardia costiera di Vieste recupera il cadavere di un uomo al largo di Rodi Garganico
Il cadavere di un uomo è stato recuperato, nella mattinata di oggi, al largo di Rodi Garganico da una motovedetta della Guardia costiera di Vieste. Intorno alle 9.30, la sala operativa del Circomare viestano riceveva una chiamata via radio da parte del comandante di un peschereccio operante nelle acque a Nord del porto di Rodi, il quale segnalava l’avvistamento di un corpo galleggiante in acqua. Subito veniva disposta, da parte del comando della predetta sala operativa, l’uscita in mare della motovedetta CP543, dislocata presso l’approdo rodiano, la quale, in pochi minuti, riusciva ad individuare, a circa cinque miglia dalla costa, il cadavere di un uomo, dalla corporatura robusta, di carnagione chiara e di età verosimilmente compresa tra i 40 ed i 50 anni.
Al momento, come informa una nota della Guardia costiera di Vieste, non sono stati rilevati indizi utili che possano far risalire all’identità del cadavere recuperato, sul quale sono stati già disposti, dalla Procura della Repubblica di Foggia, più approfonditi esami medico-legali.
Nella stessa mattinata di oggi, la motovedetta CP880, appartenente sempre alla Guardia costiera di Vieste e impegnata nei periodici pattugliamenti della costa, identificava, intorno alle 10:15 circa, un peschereccio della marineria di Manfredonia, con gli attrezzi da pesca a strascico calati in mare, a circa 2 miglia dalla località “Baia dei Campi”, a Sud di Vieste.
A tale peschereccio, oltre alla contestazione di una multa di quattro mila euro, è stata sequestrata la rete da pesca e assegnati sei punti sulla licenza di pesca.
Con quella di oggi, sono ben sette le imbarcazioni sanzionate dal mese di giugno dal personale dell’Ufficio Circondariale di Vieste per pesca sottocosta, decisamente vietata e dannosa per la fauna e la flora marina. Come fanno sapere dal Circomare di Vieste, i controlli si faranno sempre più intensi con l’approssimarsi delle festività di fine anno.