Il Comune di Vieste istituisce l’Osservatorio dei Bisogni Educativi Speciali (BES)
Su iniziativa dell’assessora alle Politiche Sociali, dott.ssa Graziamaria Starace, il Comune di Vieste (unico sul Gargano), ha deciso di istituire l’Osservatorio dei Bisogni Educativi Sociali, rivolto a quella fascia di alunni e studenti gravitanti in aree svantaggiate e che hanno necessità di essere integrati.
In merito, la Giunta comunale, con delibera n. 184 del 23 dicembre scorso, ha approvato la relazione-proposta della dott.ssa Starace, con la quale è stato istituito il citato Osservatorio.
Di seguito, l’interessante relazione dell’Assessora alle Politiche Sociali:
PREMESSO CHE
• obiettivi educativi dell’Assessorato alla Cultura e Servizi Sociali sono:
o educare ogni individuo, sin dalla prima infanzia, a sentirsi facente parte di un gruppo che insieme a lui si evolve, permettendo di soddisfare i bisogni di sicurezza, di appartenenza e di fiducia che sono fondamentali per la conoscenza.
o perseguire la crescita umana e civile dei minori, realizzando una rete educativa fra istituzioni, famiglie ed operatori sociali per condividere regole e percorsi di crescita in tutte le dimensioni, stimolando le loro potenzialità cognitive, affettive, comunicative e relazionali.
o creare un ambiente favorevole alla crescita integrale del bambino contribuendo a fornire al territorio un servizio educativo-didattico di qualità.
• L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”.
L’utilizzo dell’acronimo BES (Bisogni educativi speciali) indica una vasta area di alunni per i quali il principio della personalizzazione dell’insegnamento, sancito dalla Legge 53/2003, va applicato con particolari accentuazioni in quanto a peculiarità, intensività e durata delle modificazioni.
• Il soggetto con BES, a causa delle sue specificità che impattano negativamente sul percorso formativo necessita di modalità di apprendimento personalizzate. La complessità della gestione dei BES, sia a causa delle caratteristiche che lo contraddistinguono che per la diversità delle figure e dei contesti coinvolti, è tale da richiedere un’ alleanza collaborativa ed una condivisione di intenti tra istituzioni, famiglia, scuola e specialisti. In tale prospettiva è necessario, non solo un impegno forte di conoscenza e di valorizzazione della realtà personale, umana, sociale e familiare degli alunni in generale con BES, ma anche un impegno di sviluppo della loro formazione attraverso la realizzazione di un’organizzazione educativa e didattica personalizzata, nei percorsi formativi e nelle strategie educative.
L’Assessorato alla Cultura e Servizi Sociali intende :
1. Creare una effettiva integrazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali nel sistema scuola e nell’ambiente di vita, che si possa realizzare attraverso lo sviluppo della personalità e l’acquisizione di saperi, competenze, autonomie personali, strumentali e sociali. Strategica appare l’attuazione di azioni di prevenzione e recupero della dispersione scolastica e di riduzione della marginalità sociale, graduate e differenziate secondo le caratteristiche dei soggetti e le condizioni di disagio sociale e culturale dei contesti familiari e territoriali di riferimento. Ciò al fine di recuperare e integrare, in un sistema di rete davvero inclusiva, tutti i soggetti in difficoltà, riconoscendone i bisogni e gli interessi, valorizzandone le risorse intellettuali, relazionali ed operative, promuovendone le capacità ai fini di una migliore integrazione socio-culturale e dell’occupabilità.
2. Istituire l’Osservatorio Comunale BES sociali degli alunni frequentanti le Istituzioni Scolastiche della Città, avente funzione consultiva e propositiva in materia di problematiche interistituzionali relative all’integrazione scolastica degli alunni BES, anche al fine di un effettivo adeguamento delle politiche di integrazione sociale alle reali esigenze dei soggetti interessati, con compiti di monitoraggio, consultivi e propositivi, attinenti alle problematiche interistituzionali e relative all’integrazione degli alunni BES, con particolare riguardo a:
• monitoraggio del processo di integrazione scolastica degli alunni in questione, allo scopo di facilitare e sostenere la piena attuazione degli obiettivi previsti dalla legge 5 febbraio 1992 n. 104, anche in attuazione del D.P.R. n. 275/99;
• accordi interistituzionali per la ‘presa in carico’ del progetto globale di vita e di integrazione degli alunni con disabilità, attraverso misure che sostengano la continuità educativa, l’orientamento scolastico e professionale, il collegamento con il mondo del lavoro;
• piena attuazione del diritto allo studio e alla formazione degli alunni con disabilità;
• sperimentazione e innovazione metodologico-didattica e disciplinare:
L’Osservatorio esplicherà le sue funzioni attraverso il comitato tecnico-istituzionale, quale sede di approfondimento delle problematiche e di elaborazione di proposte operative. Esso, sarà presieduto e convocato dall’Assessore alla Cultura e Servizi Sociali e costituito da:
Assessore allo Sport e alle Politiche giovanili
Consigliere Comunale delegato all’Istruzione,
Dirigenti Scolastici
un rappresentante della Polizia Municipale,
un rappresentante dei genitori di ciascun Istituto,
un rappresentante delle Parrocchie
e potrà essere integrato, di volta in volta, da rappresentanti di associazioni o esperti in materia di problematiche relative ai BES.
3. Finanziare per un importo complessivo di € 10.000,00 (diecimila) progettualità annuali aggiuntive rispetto a quelle proposte nei PTOF e nei Piani Annuali per l’Inclusività delle singole Istituzioni Scolastiche, per coadiuvare e amplificare gli interventi individualizzati per gli alunni BES che mirino a prevenire la dispersione scolastica, gestire situazioni di aggressività, iperattività, isolamento, chiusura, problematiche socio-affettive-culturali, linguistiche, DSA.