“Ho l’obbligo di raccogliere le preoccupazioni che stanno agitando in queste ore le popolazioni di Vieste e Vico, per la paventata riorganizzazione della rete delle emergenze-urgenze prevista dal Piano di Riordino da cui si evince un generale depotenziamento del servizio”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale, Giandiego Gatta, che ha depositato un’interrogazione diretta al presidente-assessore alla Sanità Michele Emiliano. “Infatti -aggiunge- ad oggi, l’emergenza territoriale nei due Comuni del Gargano è garantita da un Punto di Primo Intervento (gestito dalla Asl) ed una ambulanza medicalizzata gestita dalla centrale operativa del 118. Questo dal momento della riconversione degli ospedali in Ppi, che già aveva determinato una grave sofferenza del servizio, specie per l’unica ed insufficiente ambulanza presente per un territorio molto vasto. Ora, la nuova riorganizzazione dell’emergenza prevederebbe una PPI- Postazione medicalizzata di 118 più una postazione medicalizzata di 118 già esistente. Il tutto senza che sia chiaro il destino del nuovo Ppi e se siano concreti i tagli al servizio che agitano i cittadini e gli operatori. Un territorio disagiato come il Gargano (orografia del territorio, viabilità, distanza dall’ospedale più vicino, notevolissimo afflusso turistico in estate), meriterebbe, anziché la prospettata “riconversione” dei PPI in “postazioni medicalizzate di 118”, il potenziamento dei PPI attualmente esistenti, per svolgere in pieno quell’azione di filtro dei ricoveri impropri, possibilmente inseriti e raccordati con un ospedale di base. Su questo verte la mia interrogazione -conclude Gatta- e mi auguro che la Giunta riveda il Piano di Riordino per non mortificare ulteriormente il Gargano”.