Cento anni di storia e di arte a Vieste – Addio a Salvatore Palumbo, maestro artigiano
“..Ma un uomo che lavora con le sue mani, il suo cervello e il suo cuore, è un artista.”
Le parole di San Francesco d’Assisi descrivono con semplicità il compianto Salvatore Palumbo, maestro artigiano di Vieste, che si è spento nella giornata di ieri nella propria casa, alla soglia dei 100 anni d’età.
Un pezzo di storia di Vieste che se ne va, una grande figura nel panorama storico e artistico locale che, attraverso le sue mani, ha saputo infondere amore e bellezza, creando un patrimonio unico di arte e cultura.
Nato il 17 marzo 1917, maestro scalpellino, artigiano e scultore, gli viene conferita negli anni’90 l’onorificenza al merito di Cavaliere del Lavoro della Repubblica dall’allora Presidente Oscar Luigi Scalfaro.
Ha realizzato nella sua vita opere importantissime a livello artistico, le principali custodite nelle chiese viestane.
Tra queste una delle più importanti è l’ambone prospiciente l’altare della cattedrale di Vieste, creato nel 2002,osservando uno stile elegante e raffinato, che ricorda toni rinascimentali e imponenti, realizzato con tufo “per dare solidità e dignita alla parola di Dio” , oltre anche ad incisioni, rilievi nelle cappelle laterali dove giacciono i santi patroni e protettori di Vieste, San Giorgio martire e Santa Maria di Merino.
Anche nella chiesa di San Francesco, tra l’altro adiacente alla sua storica bottega di artigiano, ritroviamo le sue tracce inconfondibili, anche qui l’ambone sacro è modellato e uscito dalle sue mani, oltre ai lavori di creazione delle cappelle laterali.
Un artista a tutto tondo, un padre, un nonno affettuoso, una grande persona, umile e piena di vita, laborioso fino agli ultimi anni, in cui non ha esitato a trasmettere alle future generazioni i suoi insegnamenti e il suo amore per la comunità.
Alla famiglia Palumbo le sentite condoglianze della redazione di Garganotv.