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Il Motoclub Gargano presenta “Io sono qua”, il nuovo servizio di ricerca bambini smarriti sulle spiagge di Vieste

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io sono quaOgni anno in Italia in occasione delle ferie estive e quindi in condizioni di spiagge affollate, si verificano
non pochi casi di scomparsa di bambini che sfuggono alla sorveglianza dei genitori.
Spesso il panico dei genitori stessi e la mancanza di un metodo sistematico di ricerca fanno sì che passano diverse ore fino al ritrovamento del bambino. Già qualche anno addietro il Motoclub Gargano (convenzionato con l’associazione Penelope per la ricerca delle persone scomparse) aveva attivato il servizio di volontariato “Free Beach Guard” per il controllo e la sorveglianza degli arenili liberi prevenendo eventuali “disattenzioni” di quelle famiglie vacanziere non proprio abituate ai pericoli delle spiagge sia libere che date in concessione. Giovedì u.s. il presidente dell’associazione sportiva e di volontariato Motoclub Gargano, Ing. Antonio Scocco con l’ex comandante della Polizia Locale in pensione, Gaetano Laprocina, hanno presentato un sistema di sicurezza in spiaggia dedicata ai bambini e non solo. Una sorta di “grande fratello collettivo” con centinaia di occhi a vigilare e controllare la spiaggia, ed un unico sistema di comunicazione : l’applicazione per smartphone conosciuta con il nome Whatsapp, per allertare in tempo reale assistenti bagnanti e forze dell’ordine. Il sistema è semplice ed a costo zero: tutti gli assistenti bagnanti e tutto il personale degli stabilimenti balneari della nostra costa divisa in zona nord e zona sud saranno inseriti rispettivamente in due gruppi su WhatsApp, dove verranno anche aggiunti alcuni esponenti delle forze dell’ordine, polizia e carabinieri, e della polizia locale di Vieste. Se una famiglia ‘perde’ il bambino o si allontana troppo, verrà avvisato in tempo reale tutto il personale, dando indicazioni sul nome del bimbo, età, corporatura, colore del costume e ogni altro particolare per renderlo riconoscibile. Così, con due semplici click, si attiva in contemporanea tutto il personale al lavoro in spiaggia: oltre 300 occhi a vigilare e a cercare il bambino scomparso. A quel punto chiunque sta lavorando sulla spiaggia si attiva e si concentra sulla ricerca.
Nel giro di pochi minuti il bambino salta fuori, viene riportato allo stabilimento di provenienza e finalmente torna tra le braccia di mamma e papà, o dei nonni. Rapidità, efficienza, tempestività dell’intervento: sono servizi che, in caso di bisogno, fanno vivere questi brutti momenti alle famiglie con meno ansia”. Il secondo passo è quello che tutti gli stabilimenti balneari aderenti dovranno affiggere, una locandina che pubblicizza il servizio: un manifesto verde con il disegno di un bambino e la scritta “Io sono qua”. Semplice la spiegazione (tradotta in quattro lingue, oltre all’italiano in inglese, francese, tedesco e russo): “Se smarrisci il tuo bambino vieni in direzione e noi saremo il tuo aiuto”.
Il servizio nasce per i bambini ma non è ovviamente destinato solo a loro. Sara possibile, ad esempio, dover ricorrere al tam tam su WhatsApp anche per un anziano, ovvero ritrovare un cagnolino smarrito grazie a questo sistema”. Si tratta in definitiva di un ulteriore servizio che può elevare ancora la qualità dei nostri stabilimenti balneari.

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