Non sono bastati i fiumi di parole di cui ci ha inondato il Direttore Generale della ASL, né le rassicurazioni sulla sua attenzione alle problematiche del nostro territorio, per chiarire le tante perplessità che hanno destato nei viestani le decisioni regionali ed aziendali sulla sanità nella nostra città.
Alla fine della seduta fiume del Consiglio Comunale di giovedì scorso, tutti i consiglieri comunali presenti (di minoranza e di maggioranza) hanno avvertito un senso evanescenza, almeno a giudicare dalle impressioni a caldo scambiatesi una volta approvata la delibera all’unanimità.
Mentre gli interventi dei consiglieri comunali sono stati puntuali ed hanno messo in risalto le criticità principali, il Direttore Generale non ha spiegato i provvedimenti previsti nel documento di riorganizzazione aziendale dei servizi sanitari del distretto, ma ne ha fatto una descrizione piuttosto vaga ammettendo che è in atto un processo che è tutto “in divenire”.
Abbiamo capito che il Punto di Primo Intervento cambierà il nome in Punto di Primo Intervento Territoriale e che sarà gestito dal 118, ma non sappiamo come sarà organizzato e quali saranno i suoi compiti. Abbiamo capito che avremo una eliambulanza per quattro mesi all’anno, ma non sappiamo se potrà fare anche il soccorso sul posto o servirà solo come trasporto veloce. Abbiamo capito che il destino del laboratorio di analisi sarà la chiusura, ma non a cosa corrisponderà il potenziamento dei servizi sanitari.Non abbiamo capito il destino dell’U.D.T.
Per dirla in breve: poche idee (o forse troppe) ma molto confuse.
Per questo motivo la delibera approvata all’unanimità dal Consiglio, dopo l’approfondita discussione fra le varie componenti, assume una importante valenza: fare un fronte unico cittadino che rivendichi una sanità degna di questo nome per i cittadini viestani che hanno patito e continuano a patire i numerosi disagi.
Appare, allora, davvero fuori luogo il comunicato del Sindaco in cui, invece di esaltare una unanimità di intenti, accusa la minoranza di avere una visione scadente della sanità. Ancor più fuori luogo è il voler rimarcare l’inserimento di alcuni punti nel deliberato “per volontà della maggioranza” che indica una pochezza politica pari al suo egocentrismo; qualità di cui non abbiamo mai dubitato, ma su cui abbiamo glissato perché come recita il detto:” la salute prima di tutto” e per noi la salute dei viestani viene prima delle beghe fra maggioranza e minoranza. Dobbiamo ricordare che sono state le minoranze a chiedere il Consiglio Comunale sulla sanità? O che le minoranze hanno voluto fortemente che nel deliberato si reclamasse per Vieste l’ospedale per zona disagiata, mentre il Sindaco era particolarmente riluttante? Si adoperi, piuttosto, ad attuare il deliberato approvato in Consiglio ed eviti le inutili polemiche perché se queste sono le premesse non si va da nessuna parte e a farne le spese saranno solo i cittadini viestani.
I consiglieri comunali:
Mariateresa Bevilacqua
Mauro Clemente
Annamaria Giuffreda
Anna Carolina Marchetti
Nicola Rosiello