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Vieste – Nasce la “Casa famiglia” nei locali ristrutturati di San Francesco

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phoca_thumb_l_chiesa-san-francesco-vieste_21Aprirà a breve la “Casa famiglia” di Vieste, ospitata nei locali ristrutturati dell’ex complesso monastico di San Francesco. Un progetto partito diversi anni fa con la prima Amministrazione guidata da Ersilia Nobile, seguito da diversi assessori al ramo, tra cui Nicola Rosiello e Gaetano Zaffarano, ed ora portato a definizione con l’Amministrazione di Giuseppe Nobiletti e l’assessore ai Servizi sociali, Graziamaria Starace.

In questi giorni è stato pubblicato l’avviso di “Indagine di mercato”, per la ricerca di operatori economici qualificati in grado di gestire la struttura.

L’appalto ha per oggetto la gestione di una comunità educativa  per minori (da 3 a 12 anni), temporaneamente allontanati dalla famiglia di origine per disposizione dei Servizi Sociali e del Tribunale per i Minorenni.

La gestione della comunità da parte dell’Impresa affidataria, comprende ogni onere derivante dalle esigenze della vita quotidiana degli ospiti (vitto completo con colazione,pranzo e cena, abbigliamento, scuola, cure sanitarie di base, attività ludico-ricreative, sportive e di socializzazione, trasporto) e dalla conduzione della struttura di proprietà comunale (allestimento, manutenzione ordinaria, arredamento, suppellettili e quanto altro necessario).

L’affidatario deve assicurare il funzionamento del servizio nell’arco delle 24 ore per tutta la durata del contratto di appalto, garantendo assistenza e sostegno agli ospiti nelle 24 ore.

I servizi dovranno essere espletati con la massima cura e diligenza e senza interruzione per l’intera durata del contratto, nel rispetto puntuale delle previsioni e modalità, indicazioni e prescrizioni contenute nel progetto educativo stabilito nel decreto del Tribunale per i Minorenni che dispone l’allontanamento, nel presente capitolato, oltre ad eventuali ulteriori prescrizioni stabilite nel provvedimento di aggiudicazione. La Ditta aggiudicataria deve attuare la gestione dei servizi secondo quanto proposto nel progetto tecnico-organizzativo presentato in sede di gara.

La comunità educativa  è struttura residenziale a carattere comunitario di tipo familiare, caratterizzata dalla convivenza di un gruppo di minori con un’equipe di operatori professionali che svolgono la funzione educativa come attività di lavoro. La comunità assicura accoglienza e cura dei minori, costante azione educativa, assistenza e tutela, gestione della quotidianità come avviene nel normale clima familiare. All’interno della comunità il minore imparerà  a gestire e organizzare autonomamente le attività quotidiane, al fine di raggiungere un equilibrio tra maturazione della propria identità personale e sviluppo dell’autonomia.

Gli obiettivi precipui sono così rappresentati:

  • reinserimento nel nucleo familiare di origine ove possibile;
  • affidamento familiare;
  • adozione;
  • maturazione della propria identità e sviluppo dell’ autonomia;

gli obiettivi potranno essere raggiunti attraverso le seguenti attività:

  • sostegno didattico;
  • sostegno psicologico;
  • rapporto educativo individualizzato che tenga conto delle potenzialità del minore;
  • soddisfacimento di tutti i bisogni di base in maniera commisurata alle necessità dettate dall’età e dalle caratteristiche individuali (pasti, istruzione, svago, gioco, trasporto, contatti con figure di riferimento,ecc);

 Gli utenti del servizio sono individuati tra i bambini/e ed i ragazzi/e di età compresa tra i 3/12 anni per i quali si rende necessario l’allontanamento temporaneo dalla famiglia di origine.

Il servizio è rivolto  a massimo 10 ospiti di età compresa tra i 3/12 anni (fatta salva la possibilità di ospitare minori fratelli anche in fasce d’età diverse da quelle indicate). E’ possibile inserire minori di età inferiore ai tre anni ove richiesto da particolari esigenze contingenti, ed a seguito dell’autorizzazione dell’A.G. che ne ha disposto l’inserimento.

Per quanto concerne l’ammissione sarà data priorità ai minori provenienti dai  Comuni  dell’Ambito Territoriale di Vico del Gargano distretto Socio Sanitario n. 53 ASL FG, che comprende i Comuni di Cagnano, Carpino, Ischitella, Isole Tremiti, Peschici, Rodi Garganico, Vico del Gargano, Vieste.

Nell’ipotesi di disponibilità di posti sarà possibile inserire minori provenienti da altri ambiti sociali, per i quali sia stato predisposto un progetto educativo individuale da parte del Servizio Sociale inviante,che individui nella comunità la risposta più adeguata a tale situazione di disagio.

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