Potrebbe essere legato alla mafia l’omicidio di Giuseppe Silvestri, 44 anni, ucciso questa mattina a Monte Sant’Angelo con alcuni colpi di fucile. Poco dopo il ritrovamento del cadavere, infatti, sul posto è giunto anche Giuseppe Gatti, il magistrato della direzione distrettuale antimafia di Bari titolare di numerose inchieste di mafia in provincia di Foggia. Una presenza che non lascerebbe alcun dubbio sulla matrice mafiosa del delitto. La vittima, allevatore della zona, era a bordo della sua automobile, un Fiat Doblò, quando intorno alle 5 mentre stava recandosi nella sua masseria è stato avvicinato dal killer o dai killer che hanno sparato diversi colpi di fucile. Almeno cinque quelli che lo hanno raggiunto in più parti del corpo, uccidendolo. Silvestri, personaggio noto alle forze dell’ordine, era stato coinvolto nella latitanza del super boss Giuseppe Pacilli, arrestato il 13 maggio del 2011 in una masseria del Gargano. Silvestri, nell’aprile del 2015, era stato però prosciolto dall’accusa di estorsione aggravata dalle modalità mafiose. L’omicidio è avvenuto a Monte Sant’Angelo, il cui consiglio comunale nel luglio del 2015 venne sciolto dal Consiglio dei Ministri per presunti condizionamenti da parte della criminalità organizzata.
L’omicidio di Monte Sant’Angelo è stato eseguito proprio oggi, 21 marzo, giorno dedicato alla Memoria delle vittime di mafia. Forse non è un caso.