Vieste – Sbarco di profughi la notte scorsa a “Baia di Campi”
Sbarco di profughi la notte scorsa sulle coste di Vieste, tra baia di Campi e Vignanotica. Secondo quanto riferiscono le autorità, almeno settantacinque persone, di nazionalità asiatica, avrebbero raggiunto le nostre coste, forse a bordo di un gommone, sbarcato verosimilmente sulla spiaggia di Campi. Tra di loro vi sono diverse donne (due delle quali, in stato di gravidanza, sono state ricoverate nell’ospedale di Manfredonia) e bambini.
Ad accorgersi della presenza dei profughi sono stati alcuni automobilisti che li hanno visti aggirarsi in gruppi sulla provinciale Vieste-Mattinata. Gli stessi automobilisti hanno quindi avvertito i carabinieri della locale tenenza che si sono portati sul posto assieme al gruppo di protezione civile “Pegaso”, per rendersi conto della situazione, prestare i primi soccorsi e adottare i conseguenti provvedimenti. A loro poi si sono aggiunti agenti di polizia e della guardia di finanza. Sul posto, è stata fatta giungere anche un’ambulanza del 118 il cui personale ha prestato le cure, in particolare ai bambini, visibilmente denutriti e affamati. E proprio i bambini sono stati poi trasferiti preso il Punto di primo intervento della “Coppitella” dove alcuni volontari li hanno accuditi preparando loro una abbondante colazione.
Tutto il tratto di costa è stato perlustrato da motovedette della Guardia costiera di Vieste alla ricerca di eventuali dispersi e del natante che ha imbarcato i migranti. Ma pare che non siano state trovate tracce in tal senso. E’ probabile che si sia trattato di qualche gommone “specializzato” per trasbordi di questo tipo che ha poi fatto perdere le proprie tracce. Intanto le ricerche continuano anche da parte di due motovedette della guardia di finanza fatte giungere in zona.
I profughi sono stati trasferiti presso il palazzetto dell’Omnisport di “Macchia di Mauro”, su ordinanza urgente del sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti, che si è recato sul posto, e presi in consegna dalla questura di Foggia e dalla prefettura. Qui saranno identificati e trasferiti in un centro di accoglienza. I bambini e gli altri minori, invece, saranno dislocati in strutture specializzate.