Ancora un sindaco del Gargano nel mirino della malavita locale. Dopo il primo cittadino di Peschici, Franco Tavaglione, una bomba carta è stata fatta esplodere davanti l’abitazione del sindaco di Rodi Garganico, Nicola Pinto, in via Matteotti. Erano passate da poco le 23 di ieri sera quando un forte boato ha spaventato un intero quartiere, e soprattutto Pinto che si trovava in compagnia della moglie a vedere la tv. Clima sempre più incandescente in Capitanata dove negli ultimi mesi si sono registrati diversi episodi di questo tipo. A Rodi Garganico il prossimo 11 giugno si vota per eleggere il nuovo sindaco, e Nicola Pinto non si candiderà. Raggiunto telefonicamente, l’amministratore garganico, è apparso molto provato e preoccupato alla vigilia della campagna elettorale.“Ormai sono cinque anni che insieme ai miei colleghi di Giunta, siamo vittime di questi atti delinquenziali. Sono stanco di denunciare, ormai non fa nemmeno più notizia. Non capisco tutto questo accanimento. Non frequento delinquenti, non ho alberghi o strutture turistiche, l’unica cosa è che da cinquant’anni mi prodigo per il bene della mia città senza nessun interesse”. Intanto i consiglieri di maggioranza al Comune di rodi garganico hanno scritto al prefetto di Foggia e hanno fatto affiggere un manifesto di denunzia sui muri della città. “Un nuovo atto vigliacco è avvenuto ieri sera nei pressi dell’abitazione del Sindaco Nicola Pinto. Da 5 anni si stanno verificando gesti ignobili ; non bastava bruciare o tagliare le ruote delle macchine, profanare tombe di famiglia. Ora un nuovo gesto ignobile. E ci auguriamo che ci sia qualche colpevole, che chi ha visto parli in modo da consegnare i responsabili alla giustizia”.