Confesercenti Vieste – “Incoerenti e carenti le misure adottate nel vigente regolamento Cosap”
Si è tenuta, come previsto, la riunione indetta dal Vice Sindaco di Vieste per quanto riguarda le contese tariffe cosap e le modifiche al relativo regolamento comunale.
La scrivente associazione di categoria, conferma le proprie opinioni in precedenza già espresse in merito alla vicenda di che trattasi e ampiamente rappresentate e divulgate anche a mezzo stampa.
In estrema sintesi riteniamo che:
- l’amministrazione Comunale, per stessa ammissione del Vice Sindaco, non ha proprio affrontato l’assurdo ed illegittimo divario tra le tariffe cosap permanenti rispetto a quelle temporanee. La norma nazionale di riferimento stabilisce esattamente il contrario di quanto determinato nel nostro comune, ovvero, più tempo occupi lo spazio pubblico e più paghi. Difatti l’art. 63 del Dlgs – 446 del 1997 recita: “…Il canone è determinato sulla base della tariffa di cui al comma 2, con riferimento alla durata dell’occupazione …”.
2) Ci è stato esposto dal Vice Sindaco che la misura della riduzione del 90% della tariffa temporanea per occupazioni di suolo applicata solo dal 181 giorno e fino al 364 giorno, è finalizzata ad incentivare per più tempo l’occupazione di suolo pubblico. Noi riteniamo, al contrario, che lo spazio pubblico debba essere richiesto ed autorizzato per il tempo strettamente necessario ed indispensabile per gli esercenti. Non certamente in periodi in cui non solo non serve alle attività commerciali, ma anzi potrebbe essere avvertita dai cittadini come un’ inutile e superflua occupazione “arbitraria” di strade e marciapiedi.
3) Le tariffe cosap sono state adeguate/aumentate sulla base di una precisa valutazione politica, e non come erroneamente sostenuto dal Vice Sindaco in conformità al Regolamento Comunale. Infatti, sia la Delibera di Giunta n. 37 del 10.03.2017, con oggetto Tariffe COSAP anno 2017 – Adeguamenti ISTAT, sia l’art. 20, comma 5, del Regolamento COSAP approvato con Delibera di C.C. n. 52 del 31.10.2002 fissano la facoltà (e non l’obbligo) per l’Ente di adeguare le tariffe cosap all’indice ISTAT.
4) Gli incentivi del 10% di diminuzione delle tariffe cosap, previsti dal Regolamento Comunale per i giovani imprenditori, andavano chiariti meglio, sia in ordine ai requisiti soggettivi che oggettivi dei richiedenti. Tuttavia, pur condividendone lo spirito dell’iniziativa, ci pare, nel concreto, una misura troppo sommaria ed indefinita per le motivazioni che abbiamo già abbondantemente evidenziato de visu.
5) Ci è stato spiegato che la misura della riduzione del 90% della tariffa cosap è stata concepita anche per incentivare l’apertura delle attività commerciali per più tempo nell’arco dell’anno. A tal proposito, abbiamo rappresentato all’Amministrazione Comunale l’esigenza di una coesione logica e sistematica dell’azione politico-amministrativo. Pertanto, se fosse vero, ma ne dubitiamo seriamente, ora ci aspettiamo anche una riduzione del 20% delle tariffe tari, ma non per le attività commerciali e turistico ricettive stagionali, così come è disposto adesso, viceversa, la riduzione del 20% delle tariffe tari dovrebbe essere disposta per le attività commerciali e turistico ricettive aperte per tutto l’anno.
Tanto per incoraggiare e favorire, così come sostenuto dall’Amministrazione Comunale, l’apertura annuale delle imprese locali.
Sulla base delle sopra appena esposte considerazioni, pur confermando la nostra più ampia e leale collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Vieste, riteniamo incoerenti e carenti le misure adottate nel vigente regolamento cosap per favorire sia l’occupazione giovanile, che l’apertura annuale delle attività commerciali, o la c.d. destagionalizzazione.
Non solo.
Riteniamo anche abnorme la misura delle tariffe cosap deliberate, ancora una volta, per le occupazioni temporanee di suolo pubblico e palesemente anomalo, inoltre, il divario che persiste tra le dette tariffe temporanee in relazione a quelle fissate, invece, per le occupazioni permanenti.
Infine, ribadiamo il concetto di stimolare la stagionalizzazione, ovvero, il periodo più consono ad una stazione balneare, che si potrebbe ragionevolmente ritenere quello intercorrente da marzo/aprile e fino a settembre/ottobre.
Tutto il resto ci sembra, francamente, solo spicciola demagogia.
Confesercenti Innova Vieste
Saverio Prencipe