Detta riapertura dei termini è il risultato del mio intervento sulla modalità di svolgimento della procedura di selezione.
È accaduto, infatti, che apprendevo della mancata pubblicazione del bando di selezione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana e questo a causa dell’esclusione prevista dal Regolamento uffici e servizi del Comune di Vieste, che prevede la pubblicazione solo sul sito istituzionale comunale delle procedure di selezione per rapporti di lavoro a tempo determinato.
Ritengo, infatti, che la normativa nazionale in tema di pubblicazione dei bandi sulla Gazzetta Ufficiale sia materia inderogabile da parte di norme regolamentari e, di tanto, mi è stata data conferma con la citazione nella determinazione dirigenziale della sentenza del Consiglio di Stato n. 227 del 25 gennaio 2016 secondo cui: “L’obbligo di pubblicazione dei bandi per concorso a pubblico impiego nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana – previsto dall’art. 4 del d.P.R. n. 487 del 1994 – costituisce una regola generale attuativa dell’art. 51, comma I, e dell’art. 97, comma III, Cost. Tale regola ha la finalità di consentire la concreta massima conoscibilità della indizione di un concorso pubblico a tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro residenza sul territorio dello Stato e non è stata incisa – neanche per incompatibilità – dall’art. 35, comma III, lett. a), del d.lgs. n. 165/2001, che ha fissato il criterio della «adeguata pubblicità» in aggiunta e non in sostituzione della regola di carattere generale. Neppure rileva in contrario l’art. 32 della legge n. 69 del 2009, poiché il suo comma 7 ha ribadito il perdurante vigore delle disposizioni – anche di rango secondario – che in precedenza hanno disposto la pubblicazione di atti amministrativi sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica. La mancata pubblicazione del bando di concorso sulla Gazzetta Ufficiale comporta la legittimazione alla sua impugnazione da parte di chi abbia interesse a parteciparvi, senza bisogno ovviamente di proporre la domanda di partecipazione, la cui mancanza è dipesa proprio dalla mancata pubblicazione del bando, in violazione della normativa vigente”.
Indotta alla riflessione sul tema ed eseguite le indagini amministrative, la Dirigenza concordava sulla necessità di riaprire i termini, salvando le domande già presentate, al fine di escludere la presenza di vizi del procedimento, che sarebbero stati causa di annullamento della procedura e della successiva graduatoria.
Tutto questo nell’interesse di tutti cittadini che vorranno partecipare e grazie all’attenta funzione di opposizione e controllo svolto dal M5S a Vieste.
Ps. In bocca al lupo a tutti i partecipanti!
Avv. Mariateresa Bevilacqua
Consigliera M5S Vieste
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