Si tratta di una mostra molto importante, che certamente attrarrà l’attenzione non solo di esperti e appassionati, ma di tutti coloro i quali amano il Gargano e la sua straordinaria natura. Il Gargano, infatti, sorprende per interessi storici e culturali, ma soprattutto per quelli naturalistici. Tutto il territorio è caratterizzato da una spiccata variabilità floristica, al punto da essere ritenuto uno dei più bei paesaggi d’Italia.
La particolare posizione geografica del Gargano, la morfologia del territorio e l’infinita varietà di ambienti hanno favorito lo sviluppo di una flora quanto mai differenziata, che va dalle piante tipicamente mediterranee a quelle alpine. Vi si annoverano più di 2000 specie botaniche, che rappresentano circa il 35% dell’intera flora nazionale. Insomma, un vero laboratorio botanico a cielo aperto. Mattinata e Vieste, da questo punto di vista, offrono uno scenario da favola: in questi territori infatti, il vero paradiso delle orchidee, ben 54 specie delle 80 presenti, praticamente, ovunque: nelle colline che orlano la piana e nei boschi, a cui aggiungono una nota di colore unica ed inconfondibile. Le nostre orchidee, così minuscole e delicate, non hanno nulla da invidiare alle loro sorelle maggiori, che fioriscono nelle foreste tropicali.
Quello delle orchidee spontanee è un mondo davvero affascinante, per la varietà di forme e di colore che contraddistinguono queste piante. Fiori particolari e spettacolari, perfette miniature che hanno escogitato un espediente curioso, ma efficace, per assicurare la loro conservazione, riuscendo ad attirare, con le loro sembianze a forma di insetto, gli esemplari maschili di alcune specie (api, bombi, calabroni, ragni e simili). Questi, illudendosi di soddisfare i loro appetiti sessuali, favoriscono l’impollinazione dei fiori. Ogni specie ha esigenze e periodi di fioritura diversi, che vanno da febbraio fino al primo autunno, con i mesi di punta localizzati in aprile e maggio.
Alcune specie sono comuni, altre rare, altre presenti solo qui o in pochissimi altri siti, praticamente endemiche, come la Ophrys apulica, la Ophrys archipelagi, la Ophrys bertoloniformis, la Ophrys biscutella, la Ophrys bremifera, la Ophrys iricolor, la Ophrys melena, la Ophrys promonitorii, la Ophrys sipontentis, la Ophrys speculum, la Orchis quadripunctata: la Serapias apulica e la Serapias politisii.
Sono piante dalla crescita molto lenta, perchè necessitano di un ambiente naturale molto particolare. Un fiore difficile, prezioso e effimero, come tutte le cose bella. Bisogna, quindi, limitarsi a guardarlo e fissare con belle fotografie l’incontro con questi stupendi fiori, che vivono in mezzo ai gradevoli odori della macchia mediterranea.
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