Vieste – Solennemente posta al trono la “Madonn d mizz agust”

Anche se il numero dei presenti era contenuto rispetto a quanto accade il 30 aprile, il popolo viestano era assiepato davanti alla cappella di Santa Maria di Merino.Il caldo era soffocante e la domenica di piena estate, con il lavoro in cui gran parte della gente locale è impegnato, non poteva certamente assicurare una presenza numerosa come quella che appare in altre occasioni.Ma la Madonna, nel suo breve viaggio dalla nicchia fino al trono, ha sicuramente dispensato speranza e certezza di una vità più bella.

Una breve cerimonia che lascia comunque trasparire gioia e tristezza, commozione ed emozione.

“Questo è il primo incontro che ci prepara verso la solennità della Madonna Assunta in cielo. Ed è una felice coincidenza il brano della trasfigurazione che il Vangelo di oggi ci presenta. Siamo tutti chiamati a trasfigurarci per avere il nostro viso più luminoso”, ha detto don Celestino Iervolino, parroco di santa Maria delle Grazie, che ha celebrato la Santa Messa. E la trasfigurazione di Gesù richiama direttamente l’Assunzione della Madonna al Cielo. La Trasfigurazione ci offre un anticipo della venuta gloriosa di Cristo “il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso”. Ma “è necessario attraversare molte tribolazioni per entrare nel Regno di Dio”, ha aggiunto don Celestino. “Chi può dirsi di essere veramente felice su questa terra? Chi può essere certo che durante la vita non accadrà mai niente di negativo? I fatti che accadono tutti i giorni sono una testimonianza che la felicità non è di questo mondo. La fede in Gesù Cristo Figlio di Dio è quella lampada che brilla nei nostri cuori e ci sostiene nel cammino della vita e della speranza cristiana, anche quando tutto sembra oscurarsi. Il cristiano rappresenta i discepoli che erano con Gesu’ nel momento in cui Egli si è trasfigurato, ed è colui che aspetta il nuovo giorno con la speranza che questo sia migliore e non peggiore. Affidiamoci allora allo sguardo materno di Maria – ha concluso don Celestino -. Lei è sicuramente il viso più luminoso della trasfigurazione alla quale tutti saremo chiamati”.

Siamo quasi a Ferragosto, qunque. Una festa che ufficialmente ci fa capire che siamo nel cuore della stagione amata da tutti. Ma questa festa ci richiama anche ad un’altra , quella della devozione Mariana che la nostra comunità conosce sotto il nome della “Madonn d mizz d’agust”:

E’ la festa della Madonna Assunta in cielo. E’ la festa che ripropone, anche se in forma molto sotto tono rispetto a quella che viviamo nel mese di Maggio, lo sguardo amabile del simulacro di Santa Maria di Merino.

Santa Maria di Merino ama essere circondata dai suoi figli. Apriamo dunque il nostro cuore nella devozione totale. Anche se non ci sarà molto tempo a disposizione per poter ricorrere a Lei fisicamente, il tempo si riuscirà a trovarlo, basta volerlo.

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