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Vieste – Gruppo Clemente:” Piano di rientro, perché non saranno incassate le entrate tributarie ordinarie (€ 7.432.600)?”

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Gruppo Clemente, Mauro Clemente

Il Consiglio comunale tenutosi ieri ha approvato a maggioranza il Piano di Rientro richiesto dalla Sezione Regionale di controllo per la Puglia della Corte dei Conti al fine di risolvere le criticità finanziarie riscontrate, che consistono in uno squilibrio di cassa di circa euro 5 milioni.

I dati del Piano sono i seguenti:

Piano di Rientro triennio 2017-2019

Misura E/U Importo
Gestione corrente            3.452.702
Imposta di Soggiorno U            1.400.000
Recupero imposte non pagate 2013-2016 E/U            1.337.045
Avvisi di accertamento TARSU-ICI E/U               359.721
Riscossione coattiva precedente concessionario E/U               116.386
Minore spesa locazioni passive U                 25.000
Minore spesa rimodulazione contratti U                 51.081
Minore spesa per ecotassa rottamazione U                 48.000
Minore spesa del personale U               115.469
Gestione in conto capitale            4.971.211
Eliminazione Opere pubbliche U            2.553.500
Vendita patrimonio E/U            1.910.000
Alienazioni Terreni Usi civici E/U               270.000
Alienazioni Beni demaniali E/U               237.711
TOTALE Piano di Rientro            8.423.913

Le misure adottate, che riguardano il periodo 2017-2019, sono:

photo– raddoppio dell’imposta di soggiorno dal 2018 per costituire un fondo vincolato, con una maggiore entrata di euro 1.400.000;

– recupero imposte non versate per euro 1.337.045 a fronte di un credito nei confronti dei contribuenti di euro 7.432.600;

– recupero imposte Tarsu ed Ici accertate per euro 359.721 a fronte di un credito accertato di euro 2.756.481;

– riscossione coattiva per Cosap, fitti, proventi concessioni edilizie, multe codice della strada per euro 116.386;

– minori spese correnti per euro 239.550;

– eliminazione delle opere pubbliche da realizzare con i proventi della vendita del patrimonio immobiliare per euro 2.553.500 con costituzione delFondo disavanzo (euro 1.910.000) ed estinzione anticipata di mutui (euro 410.000);

– entrate per alienazione Terreni Usi civici (euro 270.000) per costituire un fondo vincolato;

– alienazione beni demaniali per la costituzione del Fondo disavanzo.

Queste tutte le misure.

Lo Studio, a dire del Sindaco, è stato molto complesso ed ha richiesto il coinvolgimento di politici e consulenti esterni.

Le sole entrate tributarie da incassare riportate nel Piano, pari ad euro 7.432.600, sono superiori al fabbisogno finanziario di euro 5.000.000.

Nulla è stato detto sui seguenti punti:

  • perché non saranno incassate le entrate tributarie ordinarie (€ 7.432.600)?
  • perché non è stato dato seguito al recupero dell’evasione per imposta di soggiorno avviato dal Commissario Prefettizio?
  • perché non vengono controllati tutti i soggetti che chiedono il rimborso dei tributi, considerato che sono la causa principale del dissesto insieme a quelli che non pagano?
  • perché, considerato che il Comune di Vieste non ha svolto l’attività di vigilanza sulle società di Riscossione (Cerin e Tributi Service), e non ha controllato il passaggio di attività dalla Cerin alla Tributi Service, non viene riesaminata l’attività di riscossione effettuata dall’ex concessionario CERIN e verificate le eventuali prescrizioni di entrate?
  • se tutti i ricorsi Tarsu, per diversi milioni di euro, avranno esito positivo cosa si farà?
  • perché viene raddoppiata l’imposta di soggiorno senza prevedere servizi turistici?
  • perché non sono state riportati nel piano gli effetti delle Sentenze del Tar – su richieste di chiarimenti della Corte dei Conti – che hanno annullato delibere comunali illegittime?
  • perché nulla si dice nel piano sulla società partecipata Aurora Porto che nel corrente anno registrerà una perdita di bilancio di euro 11 milioni per le scelte di questa amministrazione?
  • perché non è stata presa in considerazione la nostra proposta di costituzione di una commissione ad hoc per riesaminare l’attività di riscossione effettuata dall’ex concessionario CERIN, considerato che la Corte dei Conti ha rilevato l’omessa vigilanza da parte dell’attuale Giunta?

Il Gruppo ClementeSindacoSì!

 

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