Cinquantacinque anni fa moriva Enrico Mattei, pioniere e fondatore del turismo sul Gargano

La sera del 27 ottobre 1962, vittima di un attentato, Enrico Mattei moriva bordo del suo jet, in volo da Catania a Milano. La scomparsa del più brillante imprenditore della storia d’Italia gettò nello sconforto la parte migliore del paese (mentre quella peggiore stappava champagne offerto dalla premiata ditta Cia Seven Sisters and Mafia). Al cordoglio generale si aggiunse quello di tanti pugliesi del Gargano. Se il boom economico cominciava a bussare a quelle porte nelle forme d’un incipiente industria del turismo, l’intero merito andava riconosciuto a questo geniale imprenditore e amministratore pubblico. E pensare che tutto aveva avuto inizio solo tre anni prima, si può dire per caso. Si racconta che in una soleggiata giornata di agosto del 1959 Mattei si trovasse a sorvolare con l’aereo personale la costa viestana. Affascinato da quello spettacolo (era la prima volta che vedeva il Gargano) Mattei ordinò al pilota di virare e tornare indietro scendendo di quota : Voleva vedere meglio… Dopo il secondo passaggio, il Presidente dell’ENI ne comandò un altro e poi un altro ancora. Non riusciva a capacitarsi. Quando scorse la baia di Pugnochiuso esclamò : Ma questo è il paradiso!… Un’idea formidabile l’aveva già catturato. Pochi giorni dopo Mattei si metteva all’opera cogliendo di sorpresa l’amministrazione comunale di Vieste con una proposta di vendita. Oggetto della trattativa, i terreni della località Pugnochiuso, allora di proprietà del piccolo comune pugliese. Seguirono giorni di complesso tira e molla, dovendosi tenere conto della natura del terreno, delle colture esistenti, nonché delle somme occorrenti per liberare i terreni occupati e risarcire gli occupanti delle migliorie apportate. Alla fine, Mattei riuscì a spuntare un prezzo per colpa del quale quell’amministrazione si sarebbe morsicata le mani per anni. Vecchia, lungimirante volpe e contraente abilissimo, il presidente dell’Eni si era aggiudicato quel tesoro per appena 25 lire al metro quadro. Adesso l’Ente Nazionale Idrocarburi aveva il suo Centro Vacanze, una struttura pensata in partenza per aprirsi al turismo di massa e nel modo più redditizio. Promossa con i potenti mezzi dell’azienda di Stato, l’immagine di Pugnochiuso fece il giro del mondo. Il successo che ne venne, e che si rivelò talmente travolgente da sorprendere il suo stesso artefice, aprì la strada alla scoperta e al successivo sviluppo del Gargano. Riconoscente, Vieste ha intitolato ad Enrico Mattei l’Istituto Alberghiero e il bellissimo lungomare della litoranea sud. – Nell’immagine, Mattei e il presidente egiziano Nasser in occasione dell’accordo italo-egiziano sulle ricerche petrolifere.

Italo Interesse (Quitidiano di Bari)

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