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Il Fiore e la Serpe: Il lato oscuro di Federico II raccontato dal viestano Francesco Olivieri (Frekt) in un fumetto che sa di Western

Con la nona uscita, in edicola dal 2 Dicembre, la collana MIDI Fumetti per il Sud che festeggia i 130 anni della Gazzetta del Mezzogiorno, cambia ancora genere, ambientazione e autori. Dopo uno dei più famosi figli della Puglia (Rodolfo Valentino), dopo le vicissitudini legate alle reliquie di San Nicola e dopo il racconto dell’amore impossibile di un bagnino a Vieste, tocca questa volta allo “Stupor mundi” Federico II di Svevia diventare protagonista di una storia a fumetti. E’ da quando è stata annunciato il progetto che tutti aspettavano l’uscita del Il fiore e la serpe: l’uomo che uccise Federico II. Finalmente la storia più attesa dell’intera collana è in uscita. Una storia atipica che narra gli ultimi giorni di vita dell’imperatore, ne approfondisce le leggende e il lato oscuro di questa figura così imponente, tutto raccontato come un moderno western.

A raccontarcela ci sono due giovani autori di cui sentiremo molto parlare in futuro: Frekt, alias Francesco Olivieri, che ha realizzato la sceneggiatura e Sanse, alias Mattia Sanseverino, che ha realizzato i disegni e la colorazione del volume.

Ma come è nata questa graphic novel interamente dedicata  a Federico II?

Frekt: «Quando Gianni Miriantini (il patron di Hazard Edizioni che edita la collana per la Gazzetta del Mezzogiorno, ndr) mi ha parlato di questa serie di volumi ho subito pensato a Federico II. Volevo essere io a raccontare la sua storia o almeno volevo raccontare il lato oscuro dell’imperatore. Mi è andata bene. Gianni è rimasto entusiasta del mio soggetto. “Facciamolo!” sono state queste le sue parole. Per una ragazzo appena uscito da un corso di sceneggiatura, questo è un sogno che si avvera.

 Di cosa racconta “Il fiore e la serpe” e perchè hai scelto di raccontarla come un western invece che usare il classico stile “fumetto storico”?

Frekt: «Ho sempre odiato i fumetti storici, quindi ho deciso di scrivere un racconto atipico che narra in chiave pulp western gli ultimi due giorni di vita dell’imperatore. Si parla del passato dell’imperatore e di come le sue azioni hanno generato mostri e ora uno di questi mostri medita di ucciderlo. Ma non voglio raccontare troppo. No spoiler!

Tutto questo grazie anche alle matite di Mattia Sanseverino detto Sanse, un giovane disegnatore che dire talentuoso mi sembra riduttivo. Diciamo che un giorno vorrei citare Pippo Baudo e poter dire “L’ho scoperto io”. (ride)

La colorazione ha poi avuto un ruolo fondamentale per la storia. Volevo evitare i classici flashback con didascalia “Luogo, anno”. Ho quindi pensato a una soluzione un pò azzardata. Sono partito dal concetto di ricordo. Dei ricordi ci colpiscono solo alcune cose, che poi sono quelle che ci restano in mente in maniera più nitida, il resto invece è nebuloso, quasi oscuro. Quindi per i flashback ho pensato di usare una colorazione con tinte scure ma per le parti salienti, una mano, un sorriso, quel coltello “in particolare” si è optato per la stessa colorazione usata per le pagine ambientate nel presente. Questo dovrebbe dare l’effetto “non ricordo bene, ma quel particolare lo ricordo come se fosse ieri”. Spero che leggendo Il Fiore e la Serpe  questa cosa si capisca, altrimenti “c’ho provato” (ride) ».

 Passiamo a Sanse. Com’è nata la collaborazione con Frekt?

Sanse: «La nostra collaborazione è nata per puro caso. Frekt aveva visto delle mie autoproduzioni. Non ho idea di dove le abbia pescate. Quindi mi ha contattato su facebook e mi ha chiesto di disegnare la sua storia. Anzi, ricordo che ha proprio detto “Ehi, Mattia ho scritto una cosa perfetta per te”. Ho letto la sceneggiatura e mi è piaciuta, quindi ho solo risposto “OK”. E’ stato breve ma intenso (ride) ».

 Com’è stato lavorare a una sceneggiatura non tua?

  Sanse: « Da un certo punto è più semplice lavorare a una sceneggiatura scritta da un’altra persona perchè ho dovuto solo gestire la parte grafica, da un altro lato è più complesso perché Frekt aveva già una sua visione e io ho dovuto adattare la mia alla sua. Fortunamente per me Frekt è molto dettagliato nelle sue sceneggiature e aveva già una visione grafica d’insieme. Quindi comprendere la sua visione non è stato difficile, anzi, a parte alcune pagine che abbiamo discusso assieme, per la maggior parte aveva ragione a dire “Mattia, questa sceneggiatura è perfetta per te”. (ride)».

Quali sono state le più grandi difficoltà che hai riscontrato nel disegnare questa storia?

 Sanse: « Questa è la mia prima pubblicazione e partire con una sceneggiatura di ambientazione storica non è stato affatto facile. Dietro c’è un lavoro di ricerca iconografica non indifferente anche se devo ammetterlo, forse troverete qualche dettaglio anacronistico ma “shhhhh, è un segreto” (ride). Ammetto che è stato molto stimolante lavorare a questa storia su Federico II e non vedo l’ora che tutti voi la leggiate. Chissà se la prossima storia a fumetti sarà un’avventura urbana ambientata ai giorni nostri. Frekt, mi stai ascoltando? Non farmi sorprese!».

Frekt « Non confermo né smentisco».

Assessore, il Comune di Vieste ha inteso promuovere questa pubblicazione. Quali i motivi e le iniziative proposte?

‘’Abbiamo inteso promuovere la pubblicazione – spiega Graziamaria Starace, Assessore alla Cultura del Comune di Vieste – dando seguito ad una collaborazione già collaudata la scorsa estate  con la Hazard Edizioni. La promozione del territorio va fatta anche attraverso iniziative culturali che possano lasciare una traccia nella memoria dei giovani e degli adulti. Il fatto che francesco (Frekt) sia un viestano dà lustro alla nostra città e rende sicuramente più emozionante la sua grapic novel , densa di passione e di amore per la nostra terra. Martedì 27 dicembre, alle ore 18,00 presso i mercatini natalizi, in collaborazione con Ondaradio, durante la diretta della trasmissione Cazzalaranda, ci sarà la presentazione del fumetto alla cittadinanza e il giorno seguente, in collaborazione con l’Associazione Seconda Stella a Destra, un workshop creativo in libreria insieme a Francesco. In occasione della presentazione, il Comune di Vieste regalerà le copie della pubblicazione ai presenti. Mi auguro che questo stimolo culturale possa costituire  uno spunto per interrogarsi sulla storia e sulle tradizioni del territorio e che gli sforzi di un’Amministrazione attenta ai percorsi educativi e culturali possano segnare un solco motivazionale soprattutto nelle giovani generazioni.”

Quindi non resta che recarci in edicola a dicembre e leggere questa meravigliosa graphic novel. Siamo sicuri che il Il Fiore e la Serpe: l’uomo che uccise Federico II non vi deluderà.

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