“Tuttavia – proseguono Barone e Bevilacqua – i servizi oggetto di contratto di appalto sono, da sempre, stati eseguiti solo in parte. Gli obiettivi indicati nel PEF di riduzione della produzione di rifiuti, di gestione del ciclo dei servizi concernenti i rifiuti indifferenziati, di gestione del ciclo della raccolta differenziata, di riduzione dei costi, di soddisfazione sociale, non sono mai stati raggiunti”. Le conseguenze, spiegano le
pentastellate, sono sotto gli occhi di tutti: cassonetti rotti e mai igienizzati, tracimanti di sacchetti di indifferenziata; strade e marciapiedi non lavati; rifiuti ingombranti abbandonati accanto ai cassonetti; rifiuti vegetali non ritirati; servizio porta a porta non svolto (eccetto per il centro storico per problemi di accesso con i mezzi d’opera nei vicoli antichi); raccolta degli abiti dismessi non effettuata così come la raccolta degli oli.
“Addirittura – incalzano le pentastellate – i dati relativi alla raccolta differenziata alla Regione Puglia ai fini dell’applicazione dell’Ecotassa, non sono mai stati trasmessi, causando l’applicazione dell’aliquota massima con conseguente aumento delle tariffe per i cittadini. Ad aggravare la situazione registriamo il silenzio del Comune di Vieste che, nonostante queste inadempienze, non solo non ha eccepito l’inadempimento contrattuale ma ha provveduto e provvede al puntuale pagamento della rata di cui al contratto di appalto, arrecando grave danno alle casse comunali”.
“Ho personalmente provveduto – aggiunge Bevilacqua che, nei giorni scorsi ha subito atti intimidatori con ogni probabilità riconducibili a queste denunce – a segnalare questa situazione al Comune di Vieste attraverso una interrogazione, evidenziando inoltre la grave condizione di irregolarità in cui versa il “cantiere” viestano della ASE S.p.A.: un terreno con destinazione agricola sito in Località Focareta, nel cui sottosuolo è ubicata una falda acquifera, che la suddetta azienda utilizza per il ricovero e la manutenzione dei propri mezzi d’opera. Ci chiediamo se vi siano autorizzazioni o concessioni amministrative e, soprattutto se vengono rispettate le norme ambientali ed edilizio-urbanistiche. A queste domande ho ricevuto solo una risposta evasiva del Sindaco di Vieste, pertanto ho ritenuto necessario notiziare tanto la Prefettura di Foggia quanto l’ARPA Puglia delle condizioni di pericolo per l’ambiente e l’uomo e siamo in attesa di notizie dagli Enti interpellati”.
“Il gruppo del Movimento 5 Stelle Puglia – conclude Barone – rinnova la propria incondizionata solidarietà alla nostra portavoce di Vieste dopo gli atti intimidatori che ha dovuto subire e ci impegniamo fin da ora a valutare ogni azione possibile anche a livello regionale per chiedere un Intervento immediato degli enti interpellati e della Regione Puglia, a cominciare da una interrogazione Urgente diretta all’assessore Caracciolo”.
Rosa Barone – Consigliera regionale M5S
Mariateresa Bevilacqua – Consigliera comunale M5S
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