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Vieste – Dimensionamento scolastico, tornano alla carica Cannarozzi e Prudente a cui si aggiunge Lapomarda

Chiedono alla Regione di di mantenere l’attuale assetto scolastico ripristinando lo stato quo ante.

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Con una dettagliata nota inviata all’assessore regionale al diritto allo studio,  Sebastiano Leo, e per conoscenza al direttore Ufficio scolastico regionale della Puglia, Anna Cammalleri, i consiglieri comunali Cannarozzi, Prudente e Lapomarda, chiedono ancora una volta di rivedere la delibera regionale n. 2334 del 28.12.2017, con la quale si è preso atto della richiesta del Comune di Vieste di accorpare, in un unico istituto comprensivo, le scuole primarie e quelle di 1^ grado (elementari e medie, ndr), a partire dall’anno scolastico 2018/2019.

Questo il testo della lettera.

PREMESSO che:
– l’art. 138 del D.lgs. 112/98 ha delegato alle Regioni, fra le funzioni in materia di istruzione scolastica “la programmazione, sul piano regionale, nei limiti delle disponibilità di risorse umane e finanziarie, della rete scolastica, sulla base dei piani provinciali, assicurando il coordinamento con la programmazione di cui alla lettera a)”;
– l’art. 139 del sopra citato decreto ha trasferito alle Province e ai Comuni, a seguito di linee guida definite dalle Regioni, rispettivamente per l’istruzione secondaria superiore e per gli altri gradi inferiori di scuola, i compiti e le funzioni concernenti: “a) l’istituzione, l’aggregazione, la fusione e la soppressione di scuole in attuazione degli strumenti di programmazione; b) la redazione dei piani di organizzazione della rete delle istituzioni scolastiche;
– la Regione Puglia con D.G.R. n. 1614 del 10.10.2017 ha emanato le “Linee di indirizzo di dimensionamento della rete scolastica e di programmazione dell’offerta formativa 2018/19;
– la Corte Costituzionale con sentenza n. 147/2012 ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 19 comma 4 della legge 111/2011 che prevedeva l’obbligatorietà dell’istituzione dei comprensivi;
– l’art. 19, commi 5 e 5 bis della legge 111/2011 come modificato dalla legge 183/2011,art. 4, comma 9 stabilisce un numero minimo di alunni pari a 400 per i comuni montani per la permanenza di una autonomia scolastica;
– il Comune di Vieste ha le peculiarità e le caratteristiche di Comune montano;
– l’attuale assetto delle istituzioni scolastiche del primo ciclo del Comune di Vieste è composto da: Direzione Didattica Statale “G. Rodari” formata da 4 plessi e una popolazione scolastica di 921 alunni; Scuola Media Statale “D. Alighieri – A. Spalatro” formata da due plessi e una popolazione scolastica di 419 alunni;
– la Giunta del Comune di Vieste con deliberazione n. 202 del 27.10.2017 ha proposto l’accorpamento delle due Istituzioni scolastiche sopra riportate. Nel processo decisionale della Giunta comunale non sono state convocate le Organizzazioni Sindacali (OO.SS.) venendo meno a quanto previsto dalle Linee di indirizzo regionale;
– Il mancato coinvolgimento delle OO.SS. di categoria nel processo decisionale della Giunta Comunale oltre a rappresentare un disconoscimento del ruolo del sindacato, costituisce altresì un vulnus democratico in quanto le stesse OO.SS. rappresentano moltissimi lavoratori del mondo della scuola;
– Le OO.SS. rappresentative convocate dall’Assessorato all’Istruzione della Regione Puglia si sono espresse a stragrande maggioranza con parere negativo alla fusione delle due Istituzioni scolastiche;
– La Giunta regionale nonostante il parere negativo delle OO.SS. ha stabilito di autorizzare l’accorpamento del Circolo Didattico “Rodari” con la Scuola Media Statale. “Alighieri – Spalatro” tramite la deliberazione n° 2334 del 28/12/2017 “Piano regionale di dimensionamento della rete delle istituzioni scolastiche e di programmazione dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2018-2019”.

CONSIDERATO CHE:
– la legge sul dimensionamento scolastico (legge 111/2011 “Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria”) nasce per esigenze di contenimento della spesa pubblica, ma viene “nobilitata” con motivazioni di tipo pedagogico-didattiche, con particolare riferimento alla continuità educativa. A questo proposito si tenga presente che nell’istituendo comprensivo ai vari gradi di istruzione corrisponderanno comunque docenti diversi, esattamente come avviene attualmente e che in ogni caso lo scambio di informazioni tra i diversi gradi di istruzione avviene già da tempo tramite i progetti di continuità. Per quanto riguarda Vieste ciascun plesso scolastico manterrà la propria sede e quindi ciò che realmente cambierà sarà che l’istituto comprensivo riunirà sotto un’unica direzione la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado con le conseguenze di seguito riportate:
1. aumento della complessità organizzativa con conseguente maggiore difficoltà di gestione;
2. con il sistema integrato 0-6 anni introdotto dalla legge n. 65 del 13 aprile 2017 è presumibile un maggior numero di alunni nella scuola dell’infanzia e quindi un ulteriore incremento della popolazione scolastica del futuro istituto comprensivo;
3. l’accorpamento delle due autonomie scolastiche determinerà una minor attribuzione di fondi sia europei che nazionali rispetto alla permanenza di due autonomie scolastiche;
4. la soppressione di una istituzione scolastica avrà come conseguenza la riduzione di diverse unità lavorative, tra cui un posto da dirigente scolastico, un posto da direttore dei servizi amministrativi, più posti tra bidelli, assistenti amministrativi e assistenti tecnici e anche la riduzione di posti di insegnanti (in particolar modo insegnanti di potenziamento).
– La realizzazione a Vieste di un mega istituto comprensivo di oltre 1300 alunni (il più popoloso della Provincia tra l’altro in un Comune montano), così concepito non corrisponde alle finalità auspicate nella delibera comunale (continuità didattica) in quanto non tiene conto delle condizioni geografiche, socioeconomiche e della “storia” del territorio, ne tantomeno dell’edilizia scolastica, ma è piuttosto il risultato di una forzatura “quantitativa”.
– Il rispetto dei limiti numerici previsti per gli istituti scolastici sottodimensionati non deve essere basato solo su parametri meramente numerici, ma deve essere supportato anche da analisi legate a particolari fattori, quali per es.: il trend di crescita o stabilità delle iscrizioni, o la presenza di contesti fortemente deprivati e socialmente a rischio,
tanto più per quelle scuole di poco al di sotto di tale limite o al limite (on the border).
In tali situazioni la Regione Puglia prevede tra l’altro una deroga come riportato nelle stesse Linee di Indirizzo della Regione. Incentrare il discorso su criteri meramente ragioneristici finalizzati al risparmio della spesa (che è pur giusto considerare in periodi di forti restrizioni economiche quale l’attuale), non deve incidere sulla pelle degli operatori del settore (perdita di posti di D.S., di DSGA, di ATA e di docenti), né tantomeno sui ragazzi che sono i fruitori finali del servizio di istruzione e rappresentano il futuro del nostro Paese.
Sappiamo che spesso l’ operato dei decisori politici è compresso tra vincoli di natura giuridico-normativa e dinamiche di natura politica.
All’interno di entrambe queste dinamiche chiediamo di trovare modi e spazi per evitare questa irreversibile “perdita” e quindi dare attenzione al nostro territorio così come è stato fatto per altri Comuni nei quali è stata mantenuta l’autonomia scolastica nonostante numeri notevolmente più bassi rispetto a quelli di Vieste.
In presenza dei fattori rappresentati in narrativa si chiede di mantenere l’attuale assetto scolastico ripristinando lo stato quo ante relativamente all’autonomia della Scuola Media Statale “D. Alighieri – A. Spalatro” o tutt’al più l’istituzione di due Istituti Comprensivi rivedendo la determinazione assunta con la DGR n° 2334 del 28/12/2017 “Piano regionale di dimensionamento della rete delle istituzioni scolastiche e di programmazione dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2018-2019.

Vieste, 20.01.2018

I Consiglieri Comunali:
Rita Incoronata CANNAROZZI
Paolo PRUDENTE
Michele LAPOMARDA

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