Secondo le autorità il ragazzo è morto per cause naturali. In un primo momento, data anche la giovane età, si era pensato potesse trattarsi di un aneurisma, ma poi questa opzione è stata esclusa.
Il pm di turno Lucia Campo, acquisito il dato che si era trattato di un decesso naturale, non ha disposto alcuna indagine. La salma è stata riconsegnata subito alla famiglia. Ieri il corpo del ragazzo è tornato a Vieste.
La notizia ha suscitato dolore e sconcerto all’interno del mondo universitario.
C’è chi ha ricordato Pasquale per le emozioni condivise su un campo di calcio: «quando si è Giocatori di classe in campo, difficilmente nella vita si è da meno». E c’è chi lo ha ricordato per la sua grande generosità. Come gli ospiti della Capanna di Betlemme, il centro di accoglienza gestito da Luca Fortunato per conto della Comunità Papa Giovanni XXIII. Pasquale, come diversi altri universitari, andava spesso nel centro che ha sede alla Civitella e si dava da fare come poteva per aiutare chi aveva bisogno:
«Aveva un grande cuore e un sorriso pronto ad aprirsi per tutti».
(fonte: Il Centro)
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