Gli assetti aeronavali della Guardia di Finanza, già impegnati anche nell’operazione “TRITON 2017” dell’Agenzia FRONTEX, coordinata in Puglia dal Gruppo Aeronavale della Guardia di Finanza di Taranto, venivano indirizzati verso l’obiettivo, insospettiti dall’andatura e dalla rotta di navigazione tenuta dal natante.
In particolare, i militari a bordo di due unità velocissime del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Bari, al largo di Pugnochiuso hanno intercettato un potente gommone oceanico carico di colli di sostanza stupefacente, al quale intimavano l’alt. I trafficanti, alla vista delle unità del Corpo, si liberavano di parte del carico gettandolo in mare e abbandonavano l’imbarcazione sulla spiaggia di Pugnochiuso, dandosi alla fuga nell’immediato entroterra. I finanzieri, saliti a bordo del natante, accertavano la presenza di alcuni involucri tipicamente utilizzati per trasportare marijuana.
Nel frattempo sono giunte sul posto le pattuglie del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Foggia, precedentemente allertate, che iniziavano un’accurata perlustrazione del tratto costiero.
Le pattuglie delle fiamme Gialle di Manfredonia e Vieste riuscivano, dopo una minuziosa ispezione dei luoghi interessati con l’ausilio, anche, di mezzi aerei, ad individuare e catturare i due scafisti, con gli abiti ancora bagnati, che si erano rifugiati all’interno di una villetta di un residence.
Il mezzo utilizzato per l’illecito traffico, un gommone lungo 9 metri circa, con due potenti motori entrofuoribordo, veniva sequestrato e successivamente condotto nel porto di Vieste.
Gli scafisti, K.B. di 52 anni, e B.A. 39 anni, entrambi di Valona con precedenti specifici, venivano arrestati per detenzione e traffico internazionale di stupefacenti e posti a disposizione della competente Autorità Giudiziaria. Il più giovane, inoltre, è risultato, anche, destinatario di Ordinanza di sostituzione di misura per trasgressione di prescrizioni imposte dal GIP del Tribunale di Lecce.
La marijuana sequestrata dai finanzieri, in parte recuperata in mare, era confezionata in 55 colli di varie dimensioni, per un peso complessivo di 885 kg, che al mercato clandestino avrebbero fruttato al dettaglio oltre 8 milioni di euro, oltre che compromesso la salute di migliaia di giovani.
Attivata anche in questa circostanza la ormai stabile collaborazione operativa ed investigativa con le Autorità di polizia albanesi, tramite il Nucleo di Frontiera Marittima della Guardia di Finanza di stanza a Durazzo.
La perfetta sinergia tra la componente aeronavale del Corpo, compresi gli assetti del Comando Operativo Aeronavale di Pomezia che coordina le operazioni Frontex in Italia, ed i Reparti territoriali pugliesi, sta consentendo, grazie ai proficui rapporti di collaborazione esistenti con varie Procure della Repubblica, di contrastare efficacemente i sodalizi criminali che gestiscono i traffici illeciti via mare.
Quest’ultimo sequestro, conferma ancora una volta la costante presenza in mare del dispositivo aeronavale della Guardia di Finanza quale Forza di Polizia a cui sono demandate, in via esclusiva, le funzioni di “polizia del mare”, per il contrasto dei traffici illeciti perpetrati verso le frontiere nazionali ed europee
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