Il noto psichiatra Paolo Crepet a Vieste, sabato 17 marzo, per il seminario sul “Rischio Educativo”
Iniziativa voluta dall’Assessorato alla politiche sociali e della Cultura, retto da Graziamaria Starace, in collaborazione con il Circolo Didattico “Gianni Rodari”
Sarà per due giorni a Vieste il notissimo psichiatra, Paolo Crepet, volto noto anche in televisione per la partecipazione a tante trasmissioni, come “Porta a porta”, ad esempio. La presenza di Crepet a Vieste si inserisce in una iniziativa, voluta dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione e Cultura, retto da Graziamaria Starace, in collaborazione con il Circolo Didattico “Gianni Rodari”, sulla tematica del “Rischio educativo” e intende portare un valido aiuto agli operatori della scuola, ai genitori, agli studenti e ai semplici cittadini. L’evento si svolgerà sabato, 17 marzo, con inizio alle ore 15:45 nel cine-teatro Adriatico.
“Mai come oggi una generazione di giovani vive altrettanto benessere e disarmante vulnerabilità. Ragazze e ragazzi cresciuti senza conoscere il senso della frustrazione e del dolore, che tentano di sopravvivere aggrappati a un presente imbalsamato di privilegi, terrorizzati da un futuro insicuro. Identità fragili alle prese con famiglie fragili. Genitori eternamente indecisi tra il ruolo di amici o complici, fra severità e buonismo, controllo e fiducia. Mai come oggi i giovani devono affrontare una società incapace di prestar loro l’attenzione e il rispetto, i piccoli segni di affetto e i grandi ideali di cui hanno bisogno.
Da anni Paolo Crepet viaggia lungo l’Italia incontrando genitori, studenti, insegnanti, educatori, per comprendere i motivi di questa crisi silenziosa che attraversa la scuola e la famiglia. Dal suo lavoro di ascolto sono nate le riflessioni contenute in diversi suoi libri che parlano di una sola, grande e dimenticata questione: l’emergenza educativa. Perché, come sostiene Crepet, il rischio piú grande è “che i nostri ragazzi siano costretti – come i trapezisti di un circo – ad attraversare la vita in equilibrio su una corda sospesa nel vuoto. Mentre gli adulti non sembrano piú in grado di alzare il loro sguardo al cielo” “.