Vieste – Sacre Quarant’Ore nella chiesa del Gesù Buon Pastore
Una volta, questa pia pratica era in grado di rivoluzionare le nostre città e contrade perché l’intenzione era quella di condurre i peccatori alla conversione
Da domani a domenica, nella chiesa parrocchiale del Gesù Buon Pastore, avranno luogo le Sacre Quarant’Ore. Esse sono un tempo di grazia. L’esposizione del Santissimo Sacramento, detta Esposizione delle Quarant’ore, ebbe questo nome in memoria del tempo che Gesù stette nel santo sepolcro. Una volta, questa pia pratica era in grado di rivoluzionare le nostre città e contrade perché l’intenzione era quella di condurre i peccatori alla conversione. Come si legge nel Messale Romano (1983) “a partire da questa esigenza invalse l’uso di deporre l’ostia consacrata nascosta in un apposito altare sotto forma di sepolcro”. L’origine di questa devozione che porta il titolo di Oratio quadraginta horarum, è incerta. La prima testimonianza di tale pratica la troviamo tra i Battuti di Zara presso la chiesa di S. Silvestro, già prima del 1214, dove sorse pure la confraternita In Coena Domini delle Quarant’Ore.
L’uso di esporre il SS. Sacramento all’adorazione dei fedeli per quaranta ore continue al fine di propiziarsi l’intervento del Signore, specie in tempi di calamità e guerre, avvenne per la prima volta nel 1527 presso la chiesa del S. Sepolcro a Milano. Nel tempo si sono avute diverse modifiche alla primitiva forma di celebrazione delle Quarant’Ore. Molto più di recente, Il Vaticano II nell’Eucharisticum mysterium dettò alcune norme per questa devozione, soprattutto nel senso che l’esposizione deve apparire in rapporto con la Celebrazione Eucaristica che «racchiude in modo più perfetto quella comunione intera alla quale l’esposizione vuole condurre i fedeli»”. Il beato Giovanni Paolo II nella Lettera Dominicae Cenae del Giovedì Santo 1980 afferma: «L’animazione e l’approfondimento del culto eucaristico sono prova di quell’autentico rinnovamento che il Concilio si è posto come fine, e ne sono il punto centrale…La Chiesa e il mondo hanno grande bisogno del culto eucaristico. Gesù ci aspetta in questo Sacramento d’amore. Non risparmiamo il nostro tempo per andarlo a incontrare nell’adorazione, nella contemplazione piena di fede e pronta a riparare le grandi colpe e i delitti del mondo. Non cessi mai la nostra adorazione!».
Programma
Giovedì, Venerdì e Sabato 15 e 16 Marzo
08,30: Lodi Mattutine e Santa Messa con Omelia
09,15: Esposizione Eucaristica
Tempo utile per le Confessioni
11,00: Adorazione organizzata a turno
12,00: Ora media
16,00: Esposizione Eucaristica,
Adorazione organizzata a turno
Tempo utile per le Confessioni
18.00: Benedizione Eucaristica
e S. Messa con Omelia
Giovedì 15 Marzo
19,30: Adorazione del Crocifisso animata dai
Giovani
Venerdì 16 Marzo
19,30: Celebrazione Penitenziale
Sabato e Domenica 17 e 18 marzo
16,00: Esposizione Eucaristica
16,00: Adorazione silenziosa e individuale
18.00: Benedizione Eucaristica con Omelia
e S. Messa conclusiva
Animerà le omelie Padre Michele Monterisi
Guardiano del Convento dei Cappuccini di Giovinazzo