Arriva dopo quasi trent’anni dalla legge in vigore, la n. 27 del 1990, ormai inadeguata e insufficiente.
Finalmente vengono riconosciute le associazioni Pro loco della Puglia e l’UNPLI, che le rappresenta e le coordina, con una serie di articoli che rendono l’attività di questi avamposti di accoglienza sul territorio più rispondente alle dinamiche sociali e culturali attuali e ad un nuovo approccio strategico alla programmazione, promozione e gestione dell’accoglienza, in linea con il Piano Strategico Puglia 365.
“Questa disciplina, che scaturisce da un lungo periodo di ascolto e da una serie di incontri con le stesse pro loco per mettere in evidenza luci ed ombre, mette finalmente ordine nel sistema delle pro loco pugliesi. La proposta le riconosce, ne definisce gli ambiti di intervento e riserva la fruizione della dicitura Pro loco alle sole associazioni iscritte all’Albo regionale, introducendo peraltro delle procedure semplificate di iscrizione e di tenuta dell’Albo regionale.
E soprattutto assegna alle pro loco un ruolo strategico di animazione territoriale e di accoglienza di cittadini e viaggiatori – commenta l’Assessore all’Industria Turistica e Culturale, Loredana Capone – Non solo.
Si prevede anche la possibilità per i Comuni e le Unioni di Comuni di stipulare con le Pro loco convenzioni per un partenariato qualificato ed accogliente, in collaborazione ed in rete con gli operatori economici privati, sicché tutti, con le relative responsabilità, possano dare il miglior contributo possibile alla consapevolezza da parte dei cittadini anzitutto ed anche dei turisti, dell’incendio parltrimonio culturale e paesaggistico della nostra Regione.
Viene così valorizzato il lavoro svolto fin ora dalle pro loco, rendendolo più adeguato alle esigenze di accoglienza dei territori e ampliando il raggio di azione, ma con un coordinamento ed una supervisione maggiori”.
Con la nuova disciplina le pro loco sono definite come uno degli strumenti della promozione turistica di base, nonché della valorizzazione delle risorse naturali, ambientali, artistiche, storiche, culturali, sociali ed enogastronomiche; per questo la nuova disciplina ne favorisce il ruolo attivo finalizzato all’attrattività del proprio territorio.
Inoltre si riconosce il Comitato regionale della Puglia dell’Unione Nazionale Pro loco d’Italia (UNPLI) quale rappresentante delle associazioni Pro loco aderenti nei rapporti con la Regione.
La nuova disciplina stabilisce anche la competenza in materia di contributi alle Pro loco e alle loro strutture associative di rilevanza regionale. La IV Commissione ha esaminato la nuova legge regionale e ha deciso di convocare in audizione l’Unpli e le associazioni di categoria per il sette maggio prossimo. Quindi la legge potrà passare in Consiglio regionale e concludere il suo iter.
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