L’Anas ha infatti comunicato un cronoprogramma che prevede nel mese di giugno la chiusura totale della Galleria dal lunedì al venerdì, con apertura solo nei fine settimana e sabato 2 giugno. Nei mesi di luglio e agosto e nella prima settimana di settembre, invece, sarà chiusa dal lunedì al venerdì dalle ore 19.30 alle 7.30 e resterà aperta tutto il giorno solo nei weekend. “Il Gargano vive di turismo, e la chiusura parziale e totale della Galleria Monte Saraceno nella stagione estiva arreca gravi pregiudizi economici al territorio e all’economia della Puglia intera, alla luce della strategicità del promontorio nel comparto” spiegano i due consiglieri.
“E aumenta in maniera esponenziale le preoccupazioni per la sicurezza e la salute dei cittadini, non essendo presenti presidi sanitari all’altezza nel Gargano nord, essendo in via di smantellamento anche i Punti di Primo Intervento, e dati i tempi di percorrenza delle ambulanze per arrivare negli ospedali di San Giovanni Rotondo, Manfredonia e Foggia: in caso di insorgenza di una malattia tempodipendente nelle ore di chiusura della Galleria, una deviazione lungo il vecchio percorso potrebbe rivelarsi fatale” sottolineano. Da qui l’interrogazione, per sapere dai diretti interessati “se erano a conoscenza della tempistica prevista dall’Anas per i lavori di manutenzione straordinaria della Galleria Monte Saraceno”. Se “condividevano e condividono la decisione di iniziare i lavori – programmati da tempo – a ridosso dell’inizio della primavera, e del loro protrarsi per tutta la stagione estiva in un territorio ad alta vocazione turistica e che presenta il 70 per cento delle strutture ricettive di tutta la Puglia”.
Se “non ritengono pericolosa per l’incolumità e la salute dei cittadini la chiusura della Galleria nelle ore serali e notturne lungo una strada statale (la SS 89) vecchia e inadatta a volumi di traffico sostenuti, e alla elevata frequenza di pullman e autobus extraurbani”. Ancora, se “intendano chiedere spiegazioni ai vertici dell’Anas per la tempistica adottata e per il protrarsi dei lavori di manutenzione straordinari, e intervenire – anche presso le strutture ministeriali preposte -per rivedere una decisione illogica e incomprensibile, e arrivare a una soluzione in linea con le esigenze e le aspettative della comunità”. E infine, concludono provocatoriamente Gatta e De Leonardis, per sapere se “la provincia di Foggia e il Gargano suscitano interesse e meritano ancora l’attenzione del Governo Regionale, alla luce dell’assordante silenzio/assenso su questa sconcertante vicenda”.
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