Su disposizione della Centrale Operativa della Compagnia di Manfredonia, una pattuglia della Tenenza di Vieste è intervenuta presso una “braceria” di Vieste, dove era stato segnalato un individuo che, armato di coltello, aveva minacciato alcuni dipendenti.
Giunti immediatamente sul posto, ai militari veniva confermato che poco prima una dipendente era stata portata via con la forza e sotto la minaccia di un coltello dal suo ex compagno, del quale veniva però fornita solo una sommaria descrizione.
I Carabinieri si sono quindi immediatamente attivati nella ricerca dei due, imbattendosi poco dopo in una giovane donna rumena che, ancora visibilmente scossa, riferiva loro di essere appena riuscita a sfuggire al proprio sequestratore.
La ragazza raccontava quindi che circa un’ora prima, nel rientrare nella propria stanza, occupata insieme ad una collega sopra al ristorante, aveva notato la porta d’ingresso socchiusa, e che erano spariti i documenti.
Tale circostanza l’aveva preoccupata, facendole subito sospettare che c’entrasse in qualche modo il proprio ex fidanzato, dal quale si era recentemente lasciata per il suo carattere irascibile e violento.
Ed infatti, all’improvviso il giovane, dopo aver sfondato con un calcio la porta della stanza, l’aveva afferrata per i capelli e, minacciandola con un grosso coltello da cucina, l’aveva trascinata fuori, lasciando all’interno la sola sua coinquilina in preda al terrore.
Si erano così incamminati per circa 200 metri lungo una strada di campagna, sino ad una baracca abbandonata, dove l’aveva costretta ad entrare.
A questo punto però, il rumeno, allarmato dall’avvicinarsi delle sirene delle pattuglie dei Carabinieri, dopo averla minacciata di morte affinché non chiedesse aiuto, si era distratto nel tentativo di barricare gli accessi, e lei ne aveva approfittato per fuggire, andando infine incontro ai militari che stavano pattugliando i paraggi.
Un’altra squadra di Carabinieri, che intanto aveva proseguito le ricerche, era riuscita a rintracciare il fuggiasco presso una stazione di servizio, con ancora addosso il coltellaccio usato poco prima.
L’immediata attività di indagine, espletata anche attraverso l’escussione di tutte le persone presenti ed informate sui fatti, in merito non solo ai fatti della serata stessa bensì anche per le violenze precedenti, ha così consentito in brevissimo tempo ai Carabinieri di Vieste di acclarare la veridicità e concretezza di importanti elementi di colpevolezza a carico del giovane rumeno, che è quindi stato tratto in arresto con le gravi ipotesi di reato di sequestro di persona e maltrattamenti contro familiari.
Al termine delle formalità l’uomo è stato portato al carcere di Foggia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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