Sono arrivate 154 domande per un fabbisogno complessivo di 150.844.000 euro: cifre che evidenziano il notevole fabbisogno pubblico e la particolare sensibilità.
A conclusione del proprio lavoro, la Commissione ha fornito i risultati da cui risulta: finanziati 28 progetti, finanziabili con risorse da reperire 122 progetti, esclusi 4 progetti.
Con determinazione della Sezione Lavori Pubblici era infatti stato adottato, a suo tempo, l’Avviso Pubblico per la selezione di “Interventi relativi alla realizzazione di sistemi per la gestione delle acque pluviali nei centri abitati”.
Il bando era finalizzato alla realizzazione e/o adeguamento dei recapiti finali, al completamento degli schemi idrici di fognatura pluviale nei centri abitati, alla realizzazione di infrastrutture idrauliche atte alla separazione delle acque nere dalle acque bianche, alla realizzazione di schemi idrici per favorire il recupero e riutilizzo.
La dotazione finanziaria è pari a 30.000.000 euro a valere sul POR Puglia 2014-2020.
Il Comune di Vieste si è posizionato al 4° posto sui 28 finanziati, con un importo di un milione e 200 mila euro. Il progetto di rifacimento del sistema pluviale cittadino riguarda, in particolare, la zona Madonna della Libera – C1Sud (via Pizzomunno e traverse), Via Puccini, viale Antico porto Aviane. Qui i fenomeni degli allagamenti a seguito di piogge abbondanti (specie in via Pizzomunno e aree limitrofe) sono all’ordine del giorno con gravi problemi di ordine pubblico e danni a strutture pubbliche e private.
“Lo smaltimento delle acque pluviali in recettori finali senza il previo trattamento – ha commentato l’assessore ai Lavori Pubblici a Giovanni Giannini – rappresenta un impatto negativo su suolo e sottosuolo; pertanto, è necessario potenziare le reti pluviali sui territori edificati ed i relativi recapiti finali , sia per evitare i consueti disastrosi allagamenti con cui ci siamo abituati a confrontarci ad ogni minimo evento piovoso, sia anche per limitare sensibilmente l’afflusso di portata anomala in ingresso agli impianti di depurazione, specie nel caso di eventi meteorici intensi.
Indubbiamente la dotazione economica dell’azione è palesemente ridotta rispetto al fabbisogno, ma intanto si potranno attuare gli interventi che, in esito ad una valutazione oggettiva, sono risultati più meritevoli ed efficaci rispetto alle finalità del bando ed ai relativi parametri di misurazione.
Fermo restando l’impegno a reperire eventuali maggiori e nuove risorse da dedicare allo scorrimento della graduatoria, consentito dallo stesso bando, l’approvazione della graduatoria relativa ai primi interventi ammissibili al finanziamento disponibile è un passo importante verso obbiettivi di conservazione e miglioramento della qualità dei corpi idrici pugliesi, nonché di sicurezza dei cittadini dagli allagamenti: obiettivi concreti che stanno a cuore alla Giunta regionale e ne caratterizzano l’azione di Governo”.
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