Attualità

In 3 giorni alla scoperta del #Gargano nel nord della #Puglia

Così Anna Pernice, Blogger e digital PR, ha esplorato e scoperto il nostro Gargano, in particolar modo Vieste, ce lo racconta nel suo blog travelfashiontips.com

in allegato il suo articolo

In un viaggio on the road in Puglia, non potete assolutamente sottovalutare il Gargano e la sua bella Vieste, una cittadina che mi ha lasciata piacevolmente sorpresa, non soltanto per la bellezza del sul mare turchese, ma anche per l’incredibile scenario naturalistico e culturale di cui è circondata.
E allora, prima di immergervi nei meandri del tacco dello stivale ed arrivare fino in Salento, fermatevi sul Gargano ed immergetevi nelle tradizioni gastronomiche e culturali di questo posto poco lontano dalla Campania, ma dalla cultura tutta sua.
È incredibile di come la Puglia abbia delle tradizioni così variegate da paese a paese e dei posti anche apparentemente vicini tra loro, sono in realtà molto diversi nelle traduzioni ed anche nello stesso dialetto.
E poi, lo sapevate che la sola città di Vieste, è al 26esimo posto tra i comuni italiani con più presenze turistiche e nel 2017 ha avuto da solo le stesse presenze del Salento tutto?
Incredibile, vero? Se ciò è avvenuto ci sarà un motivo! Ed io l’ho capito solo vivendo il posto!
Per vivere e assaporare bene Vieste, bisogna esserci per almeno tre giorni, solo così si riesce ad entrare nel mood Gargano ed iniziare ad innamorarsi della gentilezza ed ospitalità della gente del posto.

Ma cosa fate a Vieste per apprezzarne tutta la sua bellezza?

Le cose da fare e vedere a Vieste per un turismo esperienziale che vi lascerà un ricordo indelebile e vi farà venire voglia di tornare sono davvero tante. Eh già, perché se pensate di andare a Vieste solo per una vacanza di mare, vi sbagliate! Vediamole insieme.

Giro nel centro storico

La prima cosa da vedere a Vieste è sicuramente il suo bellissimo centro storico, anche chiamato “Vieste Vecchia” che sorge su uno sperone di roccia che si affaccia sul mare e dai vicoli e le casette tutte bianche e gli scorci meravigliosi che si estendono  dalla spiaggia del castello a quella della “marina piccola” attraversando la sottile lingua di terra di “punta San Francesco“.
Il borgo antico, di origine medioevale ha mantenuto quasi intatti i caratteri originari, con le sue caratteristiche viuzze irregolari, le piazzette/belvedere (aperte alla vista del mare) e le  case a schiera segnate nel prospetto da piccoli ballatoi/balconcocini (mignali) e unite in corrispondenza delle stradine da piccole e caratteristiche arcate.

Visita al castello Svevo

Il castello di Vieste, sede della marina militare, è visitabile solo in alcuni giorni dell’anno e solo con visita guidata.
Fu costruito da Federico II nel 1242 come «regia fortezza», dopo l’incursione dei Veneziani , all’interno di un progetto di fortificazione costiera che annoverava numerosi castelli lungo la sponda adriatica e sorge al margine del centro storico, su una rupe a strapiombo sul mare che sovrasta la spiaggia della Scialara (detta appunto anche “spiaggia del Castello”)
Si accede dal fossato lungo circa 20/30 metri con testimonianze del ponte levatoio e mura contenitive che risale alla fine del 700 e inizio dell’800.
Sotto il castello sono state trovate tombe risalenti all’età del ferro.
Qui l’uomo ci ha sempre abitato. Le varie dominazioni sono passate tutte da qui.
Catullo nei sui Carme 36 descrive proprio questo paesaggio.

La tomba di Noè

Vieste fu Uria. Addirittura la si può far risalire a Noè. Secondo la tradizione, quando la sua arca poggió sul monte Accra decise di venire ad abitare sul Gargano.
A 9 km dal castello di Vieste c’è una tomba singola che si affaccia sul mare chiamata appunto tomba di Noè. Noi siamo andati a vederla ed è un posto davvero molto suggestivo.

La leggenda di Cristalda e del Pizzomunno

A Vieste c’è una  leggenda bellissima dettata da una storia d’amore infinita. La leggenda di Cristalda e del Pizzomunno era un pescatore bellissimo innamorato di Cristalda. Le sirene si innamorarono di Pizzomurro e gelose di questo amore trascinano Cristalda in fondo al mare. Pizzomunno dal grande dolore si pietrifica diventando roccia. La leggenda narra che ogni 100 anni in una notte di agosto Pizzomunno si ritrasforma in pescatore ed i due amanti stanno di nuovo insieme… perché l’amore è eterno e infinito! trovo che questa storia, resa famosa da Max Gazzè a Sanremo, sia estremamente romantica perché dimostra quanto l’amore sia eterno, quanto varchi i confini del tempo e dello spazio per essere sempre con noi… mi è allora tornato in mente un libro che mi hanno regalato qualche anno fa “molte vite, un solo amore” che racchiude molte testimonianze a dimostrazione di come la nostra anima gemella faccia in modo di ritrovarci sempre in ogni vita, secolo dopo secolo… ed è incredibile di come ci si riconosca subito, al primo sguardo!

Vieste dal mare

Vieste è bellissima anche vista dal mare, e facendo una passeggiata in barca lungo la costa ti ritrovi all’interno di una cartolina!

Siamo partiti dal porto di Vieste con Barca La Rosa Dei Mari e l’associazione Gargano Tuna Fishing che organizza tour in barca con pranzo a bordo tutto l’anno per far vivere un’esperienza incredibile.
La vista di Vieste, caratterizzata non solo da spiagge bellissime ma anche da molte scogliere a picco sul mare, molto simili a quelle  del nord Europa, sa regalarti scorci davvero incredibili!

La pesca dai trabucchi

Sapete cosa sono i trabucchi? Sono imponenti strutture di legno che si trovano lungo la costa Garganica, costruite in tempi antichissimi dagli uomini per pescare grandi quantità di pesce. Oggi sono testimonianza artistica e culturale del passato di questa terra, e 4 degli 11 trabucchi ancora esistenti sono stati rimessi in funzione dall’Associazione no profit “la rinascita dei Trabucchi” per far rivivere emozionanti battute di pesca!

La pesca col trabucco era una pesca di avvistamento e serviva a raccogliere grandi quantità di Cefali, spigole, orate, mammole.
Noi siamo stati in visita al Trabucco di San Lorenzo, ma purtroppo non l’abbiamo visto in funzione. Sarà l’occasione per tornarci

Le aree archeologiche

Vieste è stata abitata sin dai tempi più antichi e proprio per questo motivo ci sono alcune aree archeologiche davvero molto interessanti.
Una di queste è il Parco Archeologico di Santa Maria di Merino conosciuto come “la Salata” con tombe paleocristiane scavate nella roccia, e
Tombe parietali chiuse con lastre di terracotta.
Zona Defensola miniera più grande d’Europa
I primi lavori di recupero sono avvenuti nel ‘50 mentre nel ‘99 venne istituito parco archeologico naturalistico e dal 6 agosto è stato istituito il polo culturale.
Necropoli della Salata è una necropoli paleocristiana del iv e v secolo con testimonianze fino al 7 e 8 secolo.
Area archeologica San Salvatore
L’altra area archeologica di Vieste è quella di San Salvatore, immersa nei campi di ulivi secolari e visitabile con le bellissime passeggiate tra gli ulivi che vengono organizzate spesso. Qui troverete, camminando, resti di cocci di terracotta, tombe, pozzi e, se siete fortunati, anche qualche moneta romana. Quindi prestare bene attenzione dove mettete i piedi!

La raccolta delle olive

Un’altra esperienza  che consiglio vivamente di fare in un viaggio in Puglia, è partecipare alla raccolta delle olive. Può sembrare strano, eppure, nonostante sia stata tante volte in Puglia, non avevo mai assistito alla raccolta che diventa quasi un rituale per la gente del posto.
La raccolta delle olive nel Gargano non è per niente facile perché i terreni sono piuttosto ripidi.
Vengono messi dei teli tutti i turni agli alberi e fatte cadere dolcemente le olive con delle spazzole elettriche, in modo tale da non stressarle troppo e non comprometterne il sapore.
Dopodiché si raccolgono e si mettono in dei cesti. E così, albero dopo albero.

Gli oleifici

Dopo la raccolta delle olive è importante vedere anche come vengono trasformate in olio e non solo. Ho avuto modo di visitare diversi oleifici della zona, ognuno di essi con un processo di lavorazione delle olive diverso: c’è chi fa l’olio denocciolando le olive, chi le lavora con tutti i noccioli, che ne pruduce prodotti di bellezza, e poi ci sono i tarallini, il paté di olive, ecc. ecc.
Tra gli oleifici visitati ci sono Oleificio San Luca che denocciola le olive e l’Oleificio F.lli Vieste che prepara invece anche prodotti cosmetici. In entrambi, appena arrivati, c’era un buonissimo prufumo di olive!

Le Masserie

Tra le cose belle della Puglia ci sono poi le masserie, tipiche abitazioni arcaiche circondate di verde che ti riportano a ho fatto con la natura.
Noi ne abbiamo visitate due e me ne sono innamorata!
La prima è stata la Masseria Agriturismo La Sgarrazza, gestita da Pietro e dai suoi genitori.
Un luogo nel quale appena arrivi ti sembra di trovarti in un sogno.
Ogni dettaglio è al posto giusto ed il tutto è stato arredato con una cura e perfezione certosina  che ti da l’idea di truccarti in un continuo set fotografico per Instagram. Ed Instagram è stato proprio il mio primo Orvieto appena sono arrivata. Ogni oggetto, ogni cosa, persino i panni stesi e gli animali della fattoria sembravano messi lì apposta per essere fotografati.
Un luogo duce l’ospitalità dei proprietari ti fa sentire come a casa mettendo a proprio agio e servendoti i piatti tipici locali:
Pan cotto e Orecchiette e maccarun a firr (maccheroni al ferro) non potevano certo mancare!
Qui è possibile anche fermarsi a dormire per un week end romantico a contatto con la natura, per svegliarsi ogni mattina con il dolce suono del canto del gallo!
La seconda Masseria visitata è stata Posta Pastorella, dove abbiamo assistito alla preparazione del caciocavallo e dei formaggi locali da parte di Michele Di Mauro E fatto una buonissima degustazione di vini della loro cantina:
  • Bianco Bombino e Trebbiano E Malvasia bianca 2017
  • Rose Montepulciano vinificato in bianco 2017
  • Rosso Montepulciano 2015
  • Rosso 2012 nella gira di terracotta
  • Rosso barrique Puglia igt 2006

Come arrivare

Vieste puó essere raggiunta o con treno freccia bianca da Roma o Milano fino a Foggia e poi da lì con auto a noleggio, oppure con volo fino a Bari e poi da lì con auto.

Dove dormire

Se volete pernottare in centro e non in campagna nelle masserie, io ho dormito all’Hotel degli Aranci, un 4 stelle carino raggiungibile facilmente a piedi dal centro storico.

Dove mangiare

La gastronomia del Gargano è davvero unica e particolare. Ci sono tanti piatti della tradizione povera contadina ma anche tanti piatti di mare.
Noi abbiamo mangiato da:
Ristorante il Capriccio, un ristorante molto carino ed elegante direttamente sul mare proprio di fronte al porticciolo.
Qui abbiamo provato:
Alici arracanate
Troccoli con sgombro affumicato cozze e origano
Orecchiette con cacio-ricotta
Spigola su letto di fave e cicorie
Pancotto rape e acciughe (versione marinara), ogni paese ha la sua ricetta. Il pancotto è il piatto della condivisione. Oggi si condividono i social, prima si condivideva il pancotto.
Ed abbiamo concluso con la versione moderna e tradizionale di un dolce tipico locale: Ostia ripiena.

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