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Nuova ordinanza cautelare per giovane viestano, è accusato di estorsione

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Ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un giovane di Vieste,  Danilo Pietro Della Malva, 32 anni, con numerosi precdenti,  già ristretto in carcere per altra causa. Il provvedimento restrittivo – si legge in una nota stampa dei carabinieri del Comando provinciale di Foggia – trae origine da un’indagine iniziata nell’aprile di quest’anno quando, a seguito di un’informazione confidenziale raccolta a Vieste, i carabinieri della Compagnia di Manfredonia avevano attivato con la Procura della Repubblica di Foggia una mirata attività finalizzata a riscontrare quanto era stato informalmente appreso.

Il giovane è accusato di estorsione ai danni di un imprenditore del posto, che tra le varie attività  svolge anche il servizio di noleggio gommoni nel porto di Vieste, il quale era stato costretto, con ripetute pesanti minacce, ad assumere in questa attività per la stagione estiva una persona indicatagli da Della Malva e, di conseguenza, a licenziare un’altra persona che aveva già assunto per svolgere le medesime mansioni. I numerosi servizi di  osservazione effettuati dai carabinieri avevano potuto accertare  che, effettivamente, la vittima aveva assunto la persona indicata. Dalle indagini – fanno sapere gli investigatori – sarebbe emerso che se l’imprenditore non si fosse sottomesso alla richiesta estorsiva, primo o poi avrebbe trovato i gommoni squarciati e affondati. Questa era stata la minaccia. Il timore di un danno simile aveva quindi messo l’imprenditore nella convinzione di non avere possibilità di scelta,  di non avere via d’uscita. Le meticolose indagini condotte dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Tenenza di Vieste, reparti dipendenti dalla Compagnia di Manfredonia, che, insieme alla Procura della Repubblica di Foggia, hanno portato, quindi, alla emissione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il Della Malva, tra l’altro arrestato lo scorso mese di maggio, dai carabinieri della Compagnia di Manfredonia che, con quelli degli Squadroni Eliportati cacciatori Calabria, Sicilia e Sardegna, e del 6° Elinucleo di Bari-Palese, lo avevano individuato e sorpreso in un casolare in località Mattinatella di Mattinata, ponendo fine alla sua latitanza, iniziata nel precedente febbraio, quando era riuscito a sottrarsi all’applicazione di un’altra Ordinanza di custodia cautelare in carcere.

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