IPSSAR VIESTE – “Un albero del bene che può vincere il male”, piantati gli ulivi della legalità
Si è aperta, col segno di piantare gli alberi d’ulivo, donati dal prof. Michele Notarangelo, presso l’I.P.S.S.A.R. Mattei di Vieste la “Giornata dell’Ulivo della Legalità”.
Il dirigente scolastico Paolo Soldano ha subito accolto la proposta da parte dell’ex docente, ma già negli anni precedenti maturò l’intenzione di intitolare la palestra dell’istituto, che ha voluto onorare la memoria del maestro Gaetano Notarangelo, lasciando un segno nella vita del figlio e dei suoi alunni che tutti ricordano come un uomo di grande onestà.
Importante la presenza del dott. Agostino De Paolis, dirigente della sezione sicurezza del cittadino, politiche delle migrazioni e antimafia sociale che ha ricordato agli alunni di rispondere e prevenire il verificarsi di situazioni negative che possano portarli in luoghi scuri della vita durante la loro ricerca di un futuro concreto.
Il Comandante della tenenza dei Carabinieri di Vieste, Nicola Porrari, ha ricordato che: “La mafia non è affatto invincibile. È un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto, bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave e che si può vincere non pretendendo eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni.”
“L’importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio, è incoscienza.”
“Si muore generalmente perché si è soli o perché si è entrati in un gioco troppo grande. Si muore spesso perché non si dispone delle necessarie alleanze, perché si è privi di sostegno.”
Nei giorni tra il 21 e 22 dicembre si entra nel solstizio d’inverno: si tratta della giornata più corta dell’anno, che segna anche l’avvio della stagione fredda. Per i Romani, Celti e popoli germanici era un momento di rinascita del Sole dopo un periodo oscuro.
Presenti i capi scout Agesci Vieste Michele Clemente e Francesco Scopece, per consegnare la luce che viene nel mondo, Gesù Cristo, con una lampada accesa a Betlemme che ha illuminato l’istituto.