VIESTE – La Direzione antimafia ordina il sequestro dei beni di Marco Raduano
Nella mattinata odierna i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Foggia hanno dato esecuzione al provvedimento di sequestro anticipato dei beni, emesso ai sensi del Codice antimafia, nei confronti di Marco Raduano, attualmente detenuto e considerato al vertice dell’omonimo clan, nonché soggetto di spicco della criminalità organizzata del Gargano.
A seguito di complesse indagini, infatti, la Direzione Distrettuale Antimafia costituita in seno alla Procura della Repubblica di Bari e i Carabinieri del Nucleo Investigativo – 3^ Sezione “Misure di Prevenzione” hanno ricostruito il patrimonio del Raduano.
Il solido impianto accusatorio – si legge nel comunicato stampa della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari – sostenuto dalla Procura della Repubblica di Bari sulla base di un difficile lavoro di ricostruzione del compendio patrimoniale del proposto operato dai Carabinieri, che hanno a tal fine sfruttato anche intercettazioni e attività di indagini pregresse, è stato integralmente accolto dalla Terza Sezione del Tribunale di Bari, in funzione di Tribunale della Prevenzione. I Giudici hanno ritenuto fondata la richiesta di procedere al sequestro, non solo dei beni direttamente intestati al Raduano, ma anche quelli di cui, pur essendo formalmente intestati a terzi, disponeva come fossero propri.
Sono così stati sottratti beni alla criminalità organizzata e ai suoi fiancheggiatori per un valore complessivo di circa 700mila euro, consistenti in quattro unità immobiliari, terreni per circa quattro ettari in zona adiacente al Parco Nazionale del Gargano, due autovetture di grossa cilindrata e un conto corrente bancario, oltre agli arredi e ad ogni altro oggetto di valore rinvenuto presso l’abitazione di Raduano.