Presso lʼIpssar Mattei, la proposta di un Disegno di Legge che ha al centro il tema della bellezza, trova le sue motivazioni in almeno due obiettivi principali che si vogliono conseguire. La bellezza, senza dubbio, è la principale caratteristica che il mondo riconosce. Per le città, i paesaggi, le opere dʼarte, la creatività. Oggi puntare sulla bellezza è un obiettivo imprescindibile è una chiave fondamentale per capire come il nostro Paese possa ritrovare le idee e la forza per guardare con ottimismo al futuro. Cultura e bellezza sono infatti, un fattore decisivo su cui costruire il nostro sviluppo. Perché intorno al concetto di qualità, nelle sue tante declinazioni culturali e sociali, nellʼintreccio inestricabile tra natura e sapiente intervento antropico, si racchiude il meglio della nostra identità e della nostra storia, e al contempo una chiave per immaginare un altro futuro, oltre la crisi. Il secondo obiettivo sta nella necessità di tenere assieme temi e questioni oggi affrontati in modo frammentario e poco preciso. Occorre fare della qualità la chiave di ogni trasformazione nel territorio garganico. Solo così sarà possibile contaminare la cultura architettonica e ingegneristica, il lavoro degli amministratori locali, arrivando a coinvolgere persino Soprintendenze e provveditorati alle opere pubbliche, per fare di ogni intervento unʼoccasione per qualificare il territorio, rispettando le risorse e valorizzando le specificità locali. E dunque ad essere un Paese capace di muovere intelligenze e attenzioni, investimenti, intorno a unʼidea di paesaggio come valore aggiunto dello straordinario patrimonio di città e piccoli centri, di beni ambientali, storici e architettonici, artistici, di culture materiali e immateriali. Il progetto che proponiamo al Paese è quello di conservare e valorizzare la bellezza presente e di svilupparla in ogni intervento. Lʼidea di bellezza e lʼattività antropica, il ruolo delle comunità e degli individui, è centrale e fondante nellʼintreccio con la dimensione naturale della bellezza che caratterizza i paesaggi più affascinanti dai borghi storici ai territori agricoli e nellʼimportanza che oggi assume la produzione di nuova bellezza. Per fare in modo che questo inizio di XXI secolo diventi il tempo di una idea di architettura capace di coniugare una nuova estetica con la risposta alla domanda di case e spazi urbani degni di questo nome, e di tenere assieme vivibilità e sicurezza, identità e qualità. La sfida è a promuovere un modello di sviluppo nuovo, alternativo a quello fondato sulla crescita edilizia che ha distrutto la bellezza naturale. Oggi più che mai, si deve invece guardare in unʼaltra direzione per innescare nei territori processi di trasformazione a rendere più belle, moderne e vivibili le città italiane, a migliorare la qualità della convivenza, del benessere individuale e collettivo e anche a muovere creatività, vitalità e diversità. Presenti lʼassessore regionale Alfonso Pisicchio, docente di decorazione presso lʼAccademia di Belle Arti di Bari, il dirigente scolastico Prof. Paolo Soldano, una delegazione del sindaco di Vieste, Ass.re Mariella Pecorelli, il presidente Ordine degli Architetti della Provincia di Foggia Arch. Nicola Giacomo Tramonte, un rappresentante Ordine dei Dottori Agronomi e dei forestali della Provincia di Foggia Clemente Francesco, la Dott.ssa Giovanna Amedei, il presidente regionale del FAI Prof. Saverio Russo, Architetto Gianfranco Merafina e lʼarchitetto e presidente Italia nostra Del Giudice Pasquale.
Tiziana Vescera