Infatti, a seguito di ripetuti interventi effettuati sul patrimonio arboreo, perlopiù, di rimozione urgente di alberi e/o rami pericolanti, i tecnici del Settore Ambiente, hanno effettuato specifici accertamenti. Dai vari sopralluoghi è emerso che all’interno del patrimonio arboreo del verde pubblico comunale sono presenti numerosi alberi di pino d’Aleppo, pino italico e di “Melia azedarach”, ormai stramaturi che per la loro struttura, maestosità e vetustà, costituiscono un pericolo per la pubblica e privata incolumità nonché sono presenti diverse palme morte a causa dell’attacco del punteruolo rosso delle palme e che, pertanto, necessitano di specifici urgenti interventi. Per i pini, risulta indispensabile procedere a regolarizzare i rami più grandi, mediante l’esecuzione di interventi mirati di potatura di contenimento, di potatura di diradamento e di potatura di rimonda del secco che, riducendo la massa volumetrica della chioma, riducono il rischio di crolli. Ove, comunque, la potatura non possa risolvere problemi di stabilità, verticalità ed ingombro, si dovrà procedere in sede di lavoro a tagliare l’intera pianta. Per le piante stramature di “Melia azedarach” delle vie cittadine G. Marconi, E. Jenner, L.re E. Mattei, Madonna della Libera e R. Bonghi ove si è riscontrato che alberi di “Melia azedarach”, specie esotica, per la loro vetustà risultano pericolanti o, comunque, propensi a cedimenti, soprattutto in occasione di avversità meteoriche, è indispensabile procedere alla loro sostituzione mediante taglio e messa a dimora di piante di specie autoctone come il leccio ed arancio amaro ed oleandri (su parte di via Madonna della Libera). Per gli esemplari di palme morte a causa dell’attacco del punteruolo rosso delle palme, infine, è previsto il solo abbattimento o asportazione urgente del capitello, come previsto dalla normativa vigente.
Queste le disposizioni della Giunta comunale riguardo gli interventi da effettuare.
A carico dei pini:
A carico delle alberature delle vie cittadine G. Marconi, E. Jenner, L.re E. Mattei, Madonna della Libera e R. Bonghi (in gran parte esemplari stramaturi di “Melia azedarach”):
A carico delle palme di Phoenix canariensis, morte a causa dell’attacco del punteruolo rosso delle palme:
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