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CAGNANO VARANO – Ucciso carabiniere durante sparatoria in piazza, arrestato l’assassino

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Un carabiniere, vice comandante della stazione di Cagnano Varano, è rimasto ucciso questa mattina durante un conflitto a fuoco avvenuto nella piazza principale del paese. La vittima, Vincenzo Carlo Di Gennaro, è un maresciallo dell’Arma di 45 anni ed era il vicecomandante della stazione.

Secondo prime indiscrezioni, la sparatoria sarebbe avvenuta ad un posto di blocco. Una pattuglia dei carabinieri ha fermato per un controllo un’auto con a bordo un pregiudicato di 67 anni. Questi avrebbe sparato con la pistola uccidendo il maresciallo e ferendo un altro militare, Pasquale Casertano, trasportato a casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. Ha poi tentando la fuga ma è stato bloccato e portato in caserma dove viene interrogato. Non si conoscono altri dettagli sulla vicenda.

Intanto, il vicepremier nonchè ministro dell’Interno, Matteo Salvini, rivolge «una preghiera per Vincenzo, un pensiero alla sua famiglia e ai suoi colleghi, il mio impegno perché questo assassino non esca più di galera e perché le Forze dell’Ordine lavorino sempre più sicure, protette e rispettate».

CONTE: UN MINUTO DI SILENZIO: Un minuto di silenzio per onorare il carabiniere caduto ins ervizio. E’ stato l’intervento di apertura del Presidente del Consiglio Conte, all’inaugurazione dell’anno accademico al Politecnico di Bari. Conte ha ricordato sia la figura del maresciallo Di Gennaro e del suo collega, Pasquale Casertano, rimasto ferito: entrambe erano nell’esercizio dei loro compiti di ufficio. Dopo il minuto di silenzio, Conte ha detto che onorare il maresciallo caduto è un incitamento ad avere fiducia nelle istituzioni. «La mia più grande aspirazione in questo mio mandato – ha detto – è riuscire ad avere anche una piccola percentuale di fiducia nelle istituzioni, ne sarei davvero felice».

CORDOGLIO MINISTRO TRENTA – «Il più profondo e sentito cordoglio alla famiglia e ai Carabinieri» è stato espresso dal ministro della Difesa Elisabetta Trenta per il militare morto in servizio a Cagnano Varano: «il Paese intero è grato all’Arma. Chi tocca un Carabiniere tocca lo Stato!».

MORRA: MAGGIORE SFORZO STATO – «Mi rattrista e angoscia quanto avvenuto a Cagnano Varano, sono vicino alle famiglie dei carabinieri coinvolti nella sparatoria. Un estremo sacrificio in difesa della legalità e dello Stato democratico. Ho chiamato il generale Nistri per porgere il mio sentimento di vicinanza. La commissione Antimafia ha attenzionato da subito il territorio di Foggia ed è già pianificata la missione ufficiale dopo diverse visite sul territorio. Siamo di fronte ad una vera emergenza. Lo Stato risponde, ma è necessario uno sforzo maggiore e continuo. Le condoglianze rimangono vane se non segue immediata azione di risposta per i cittadini». Così Nicola Morra, presidente della commissione parlamentare Antimafia.

 FIANO (PD): MORTO FACENDO IL SUO DOVERE – «Profondo cordoglio, a titolo personale e del Partito democratico, per la morte del maresciallo dei Carabinieri ucciso in una sparatoria a Cagnano Varano». Lo dichiara Emanuele Fiano, della presidenza del gruppo Pd alla Camera. «Quella successa oggi è la tragedia del sacrificio di un uomo dello Stato morto per fare fino in fondo il suo dovere in un territorio difficile. Siamo certi che la magistratura e alle forze dell’ordine faranno di tutto per assicurare alla giustizia i responsabili dell’omicidio. Tutta la nostra vicinanza alla famiglia del maresciallo e ai suoi colleghi».

EMILIANO: UN FATTO INSOPPORTABILE – Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenendo alla inaugurazione dell’anno accademico del Politecnico di Bari, ha ricordato in apertura il “grave episodio che ha riguardato il maresciallo dei carabinieri Di Gennaro», ucciso nel Foggiano, «che rende questo intervento pesante». Emiliano, magistrato in aspettativa, ha sottolineato che «avendo lavorato per anni accanto a queste persone, per me un fatto del genere è insopportabile». «E ci ricorda – ha concluso – delle tante persone, alle quali dedico questo intervento, senza le quali questo paese non starebbe in piedi, ma di cui si sente parlare solo in queste tragiche circostanze».

(fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno)

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