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OPERAZIONE “ULTIMO AVAMPOSTO” – I particolari del blitz che ha portato all’arresto di dieci persone

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Nelle prime ore della mattinata odierna, nell’ambito di un’attività coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Bari, la Polizia di Stato di Foggia, di Bari e del Servizio Centrale Operativo ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di Bari per il reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti nei confronti di dieci persone. I particolari del blitz sono stati resi noti nelcorso di una copnferenza stampa tenutasi questa mattina nella sede della questura di Foggia coordinata dal questore, Mario Della Cioppa.

Secondo gli investigatori, gli indagati agivano tra i territori di Foggia, Manfredonia, Vieste, San Giovanni Rotondo, Pescara e Francavilla al mare.  Il punto di partenza del blitz antidroga nel Foggiano sono stati i due maxi sequestri di marijuana avvenuti sul Gargano il 3 marzo e il 15 giugno 2017, quando vennero sequestrate oltre una tonnellata e mezzo di marijuana e arrestate quattro persone. Oggi tra gli indagati c’è anche Claudio Iannoli, viestano, arrestato più volte sempre per fatti di droga, già detenuto dall’agosto scorso per un altro blitz antidroga. L’ordinanza di custodia cautelare gli è stata notificata in carcere.
Sono stati messi in luce contatti e collegamenti che evidenziano «l’esistenza di una sorta di ‘joint venture’ tra i referenti delle organizzazioni criminali attive sul territorio foggiano», tra Vieste, Manfredonia e la stessa Foggia. Lo ha detto Eugenio Masino, dirigente del Servizio Centrale Operativo (Sco) della Polizia, alla conferenza stampa sull’operazione antidroga che ha portato all’arresto di dieci persone per associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
«Con questa operazione – ha sottolineato il questore di Foggia, Mario Della Cioppa – abbiamo completato la totale decapitazione dei clan mafiosi esistenti nell’area garganica, dove era in corso una violenta contrapposizione tra le diverse batterie criminali, finalizzata al predominio monopolistico del territorio nella gestione del traffico di droga. Una contrapposizione – ha precisato – che aveva determinato una stagione caratterizzata dal sangue».

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