Grazie anche alla possibilità di isolarle dal sangue, lo studio fornisce l’opportunità di identificare marcatori precisi per diagnosi precoci e terapie il più efficaci possibili. «Si tratta di una svolta critica nello sviluppo di queste terapie anti-cancro – spiegano i ricercatori Elena Binda e Angelo Vescovi – poiché l’uso della tecnologia delle cellule staminali tumorali di questo studio e la piattaforma tecnologica che la sostiene permetterà di ridurre in modo notevole il lasso di tempo, 18-24 mesi contro alcuni anni, che intercorre tra la scoperta di un possibile principio attivo e la sperimentazione sul paziente». I tumori al colon-retto colpiscono, purtroppo, un uomo su cinque e una donna su sei. Incidenza e mortalità aumentano con l’età, quella media di diagnosi è di circa 70 anni, per un totale di 18 milioni di casi stimati nel solo 2018. (fonte: La Gazzetta del Mezzogiono online)
Il 26 ottobre scorso, si è riunita una affollata e partecipata assemblea cittadina sulla sanità negata a Vieste. Il 16…
Condividere il bisogno per condividere il senso della vita! Anche quest' anno gli oltre 100 volontari, con circa 40 alunni…
Per il Natale, la città di Vieste si veste a festa Con "Natale a Vieste", un ricco programma di appuntamenti…
In seguito all’emissione, da parte di Anas Puglia, dell’ordinanza con la quale è stata decisa la chiusura al traffico, dal…
E’ di queste ore il comunicato dell’Anas - sede territoriale della Puglia con cui si rendono edotti i cittadini che,…
L'Anas, sede territoriale della Puglia, comunica che deve effettuare i lavori di efficientamento energetico dell’impianto di illuminazione della galleria detta…
This website uses cookies.