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VIESTE – “Community Library”, si apre uno spiraglio per la sua realizzazione a San Francesco

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Quello che vedete in foto, è l’antico “chiostro” dell’ex convento di San Francesco. Rappresenta, così restaurato e concepito,  una parte del progetto della “Community library” (biblioteca di comunità) che il Comune di Vieste intende realizzare nell’antico complesso monastico caro a tutti i viestani. Un progetto davvero bello, molto interessante, che non solo consentirebbe alla città di avere una “Biblioteca” con la “B” maiuscola, ma offrirebbe l’opportunità del recupero definitivo del complesso di San Francesco, altrimenti destinato a deperire giorno dopo giorno, non essendoci altre alternative.
Purtroppo il progetto è stato bloccato dalla Soprintendenza archeologica-belle arti-paesaggio delle province di Bari, Barletta-Andria-Trani, Foggia, per un “cavillo” assurdo che, tra l’altro non riguarda il progetto in sé, ma altra parte dello storico immobile. Un “parere negativo” che rischia di far perdere il cospicuo finanziamento (oltre un milione e duecentomila euro), concesso dalla Regione Puglia. Un gravissimo, danno, insomma per la città di Vieste.
Con l’intendo di non perdere una simile opportunità, l’Amministrazione comunale, caparbiamente, nel gennaio scorso, ha proposto ricordo al Consiglio di Stato contro la decisione del Tar Puglia che aveva validato il “parere” della Soprintendenza, respingendo il ricordo del Comune di Vieste. Il Consiglio di Stato, invece, con provvedimento del 21 maggio scorso, ha accolto l’istanza cautelare presentata dal Comune di Vieste contro la decisione del Tar Puglia, invitando lo stesso a disporre la sollecita fissazione dell’udienza di merito.
Si apre così uno spiraglio nella intrigata vicenda. Vale a dire la possibilità che la Regione Puglia non revochi il finanziamento destinato a Vieste (sono stati accordati, infatti, 60 giorni di proroga), e la Soprintendenza “riveda” il proprio parere, anche alla luce dell’arrivo del nuovo sovrintendente il quale, dopo sollecitazioni e incontri avuti con il sindaco, Giuseppe Nobiletti, pare, abbia deciso di riguardarsi le carte.
L’auspicio di tutti, ora, è che, davvero, si possa risolvere positivamente la vicenda, che darebbe a Vieste una struttura di immenso valore, storico, artistico e culturale e l’opportunità per tutti, giovani e meno giovani, di disporre di un luogo di aggregazione culturale di rilevante importanza, secondo moderne e più consone metodologie. Incrociano le dita.

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