Secondo l`indagine dell’Istituto ACS Marketing Solutions, le previsioni per le vacanze degli italiani durante l’estate 2019 mostrano un lieve incremento rispetto all’estate 2018 pari al +0,3%. Circa il 57,1% della popolazione, pari a 34,6 milioni di persone, tra maggiorenni (26,0 milioni) e minorenni (8,6 milioni), ha già fatto una vacanza nel mese di giugno o si appresta a farla nei mesi di luglio, agosto e di settembre. L’84% dei viaggiatori resterà in Italia prediligendo il mare mentre, al secondo posto delle preferenze, conquista la postazione la vacanza culturale. Per effetto della crisi, però gli italiani ridurranno la spesa che si attesterà mediamente su 837 euro pro capite, per un giro d`affari di 21,8 miliadi di euro (-9,5% rispetto al 2018).
“Al netto dell`ossessione mediatica sui numeri – commenta a caldo Francesco Caizzi, presidente della Federalberghi Puglia – che ci ha regalato un mese di maggio ai limiti dell`isteria, quando non orientato da sotterranee speculazioni di destinazioni consolidate rispetto a una Puglia emergente, il nostro mare continua ad avere un andamento in salita e le nostre bellezze dell`entroterra crescono con sempre più slancio. La stagione 2019, dunque, si presenta secondo i miglioti auspici. Altri indicatori (traffico di Aeroporti di Puglia, sentiment e sondaggi reputazionali, attività di promozione in tutto il mondo) non fanno che confortare le nostre stime”.
“Abbiamo avuto una partenza difficile – aggiunge Caizzi – Il mese di maggio anche da noi è stato flagellato dal maltempo, con una conseguente rinuncia da parte di molti viaggiatori. Tutto questo non ha aiutato il decollo della stagione più importante dell’anno. In giugno abbiamo registrato un recupero significativo nel circuito alberghiero e nelle strutture balneari. Abbiamo scoperto, inoltre, con piacere, l`incremento a due cifre delle presenze straniere che si sono distribuite in tutti i territori della regione, non necessariamente solo al mare. Sono sempre più richiesti, infatti, i nostri borghi, le nostre bellezze naturali, le cattedrali, i castelli federiciani, i nostri siti Unesco, i trulli, le masserie, l`enogastronomia, ma anche le nostre città come Bari, Taranto, Lecce, Brindisi che hanno cominciato ad aggiungere importanti flussi di turismo leisure al consolidato movimento business.”
“Se per il turismo dell`intera Italia – conclude il leader degli albergatori pugliesi – ci dobbiamo accontentare del bicchiere mezzo pieno, in Puglia possiamo considerarci soddisfatti. Il nostro lavoro sarà orientato al miglioramento delle infrastrutture viarie e ferroviarie (gli aeroporti ci hanno dato più di una soddisfazione) e, soprattutto, con le nuove normative e con una sempre più efficace azione repressiva, alla lotta contro l`abusivismo ricettivo che resta la vera piaga della regione.”
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