VIESTE ARCHEOFILM – Con il regista Nicolò Bongiorno, figlio del celebre Mike, gran finale stasera al castello
Nonostante le avverse condizioni meteo, il pubblico del “Vieste ArcheoFilm” ha seguito con grande attenzione e passione il programma anche nella seconda serata. Disturbata dalla pioggia intermittente e folate del dispettoso e vecchio maestrale, il secondo appuntamento del Vieste Archeofilm ha riscosso un ottimo successo, a dimostrazione del grande apprezzamento del pubblico che abbina la vacanza balneare ai “bagni di cultura”.
La serata, aperta da Rossella Falcone, Assessore al Turismo del Comune di Vieste, e dal dott. Italo Maria Muntoni, Funzionario Archeologo del MIBAC-Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, è stata caratterizzata dalle proiezioni dei film “Olimpia, alle origini dei Giochi / Olympie, aux origines des Jeux” di Olivier Lemaitre (Francia, 52’) e “Il misterioso vulcano del Medioevo / Le mystérieux volcan du Moyen-Âge” (vincitore Premio “Firenze ArcheoFilm 2018”) di Pascal Guérin (Francia, 52’). Proiiezioni intervalete dai magistrali interventi del prof Daniele Manacorda archeologo dell’università di Roma3, e del prof Giuliano Volpe, archeologo e docente dell’università di Foggia, padrino della manifestazione viestana.
Gran finale, stasera, con la proiezione del film “I leoni di Lissa” (vincitore Premio “Firenze ArcheoFilm 2019”) di Nicolò Bongiorno (Italia/Croazia, 76’). Il documentario evoca la storia della battaglia navale di Lissa (1866, Terza Guerra d’Indipendenza), scontro simbolo e icona della marineria moderna. Attraverso un mosaico di suggestioni visive, storiche e mitologiche, lo spettatore viaggia con grandi maestri dell’esplorazione subacquea fino al grembo profondo di un capitolo dimenticato dell’Unità d’Italia. Un’immersione di grande importanza scientifica e archeologica, raccontata come una fiaba.
Ospiti della serata: Giuliano Volpe, archeologo dell’università di Foggia, e Nicolò Bongiorno, regista e produttore cinematografico, figlio del grande Mike Bongiorno.
Quindi si passa alla cerimonia di premiazione con l’attribuzione del “Premio Venere Sosandra – Vieste 2019″ per il film più votato dal pubblico. Chiude la serata e il festival il docufilm fuori concorso dedicato al Gargano: “Il tesoro di Monte Pucci” di Giorgio Salvatori (Italia, 20’). I lavori di scavo nella necropoli di Monte Pucci continuano a riservare sorprese. L’ultima, sorprendente scoperta è un anello che reca nel castone un’immagine che richiama la figura dell’eroe greco Diomede. Primo e unico indizio della presenza nell’area garganica del leggendario padre fondatore delle Isole Tremiti e di altri antichi insediamenti nel Gargano.